L’anziana madre è in una casa di cura
Lei minaccia il personale e l’avvocato

L’anziana madre è in una casa di cura Lei minaccia il personale e l’avvocato
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Aprile 2018, 06:05
CHIARAVALLE - Sarebbe stata protagonista di molteplici incursioni nella casa di cura dove era relegata la mamma malata, facendo pressioni sul personale sanitario attraverso minacce e urla. E poi, avrebbe mandato un sms minatorio all’amministratore di sostegno del genitore, un avvocato del foro di Ancona. «Questa me la paga, la faccio finire su tutti i giornali. Lo giuro», le aveva scritto nel luglio 2014. Una 50enne residente a Chiaravalle è stata denunciata sia dal legale che dalla struttura sanitaria. Per lei, giovedì pomeriggio è iniziato un processo dove deve difendersi da una doppia accusa: interruzione di pubblico servizio e minacce. I fatti si sono svolti nell’estate 2014, quando - a causa di continui litigi tra l’imputata e la sorella per la gestione della madre 80enne gravemente malata – era stato designato un amministratore di sostegno per l’anziana. La 50enne non solo non avrebbe mai digerito la nuova presenza dell’avvocato nel nucleo familiare, ma sarebbe anche andata contro le decisioni presi dalla struttura su come prendersi cura dell’80enne. La donna, stando al capo di imputazione, se la sarebbe presa più volte con il personale della struttura, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. 

Il 27 luglio 2014 avrebbe inviato l’sms minatorio al tutore della mamma. All’origine ci sarebbe stato il divieto di poter accompagnare l’anziana al cimitero per poter commemorare l’anniversario della morte del marito. Secondo la difesa, rappresentata dall’avvocato Davide Toccaceli, le accuse sono infondate. Il comportamento dell’imputata sarebbe scaturito dalla sua volontà di prendersi cura della madre e garantirle una degna assistenza da parte della struttura, non sempre al passo con le esigenze dell’anziana paziente. Processo aggiornato a ottobre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA