Chiaravalle, l'amore finisce, lui si dispera e da otto mesi vive nella sua macchina

Chiaravalle, l'amore finisce, lui si dispera e da otto mesi vive nella sua macchina
CHIARAVALLE - È una storia triste quella che vede protagonista un sessantacinquenne chiaravallese che da almeno 8 mesi vive in macchina, rifiutando ogni aiuto e qualsiasi...

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CHIARAVALLE - È una storia triste quella che vede protagonista un sessantacinquenne chiaravallese che da almeno 8 mesi vive in macchina, rifiutando ogni aiuto e qualsiasi intervento dei tanti amici e conoscenti che in città si sono prodigati per offrirgli conforto. Sembra incomprensibile come questo ex muratore che ha subito anche le difficoltà di chi lavorava nel settore dell’edilizia ma che a Chiaravalle ha una casa di proprietà e dispone di una pensione minima, possa vivere da barbone, giorno e notte all’interno della sua auto parcheggiata in un quartiere periferico della città.

Eppure questa è una storia vera, di dolore e di disperazione. Una vicenda nata dalla fine di un amore, di un rapporto di coppia lungo e vissuto con intensità e sentimenti profondi.
  
L’amore finisce e il sessantacinquenne si ritrova solo e fuori di casa. La ferita è insanabile, decide di iniziare a dormire in macchina, sotto la casa della donna amata e con cui aveva a lungo convissuto a Senigallia. Tutti pensano che sia solo per un periodo, per mostrare alla donna che l’amore per lei, lui non lo considerava finito. E invece l’ex muratore un giorno è tornato a Chiaravalle, la macchina si è fermata, muta, nel parcheggio sotto un palazzo e non ha voluto più saperne di riavviarsi e ripartire. Così inizia la sua esistenza dentro l’automobile, da barbone, rovistando nei cassonetti in cerca di qualcosa da mangiare.

«Gli abitanti del rione - dice una donna - hanno cercato di dargli una mano, portando cibo, dando soldi e ciò di cui poteva aver bisogno. Purtroppo però abbiamo capito che gli interessava solo comprare qualche gratta e vinci e rifiutava tutto il resto». Eppure c’è chi non si rassegna a vedere quest’uomo vivere in una situazione drammatica. Il tam tam sui social si sussegue ed in tanti cercano soluzioni ed offrono aiuti. Sembra anche che il Comune di Senigallia abbia richiesto a quello di Chiaravalle di assumere la residenza dell’uomo e forse qualche assistente sociale o qualche medico potrebbe affrontare con perizia la situazione. Sarà anche una sua volontà ma probabilmente quel sessantacinquenne ha davvero bisogno d’aiuto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico