OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
CERRETO D’ESI - Sono 29 gli sfollati, a un mese dall’alluvione, che ha messo in ginocchio anche Cerreto d’Esi. Nel comune a confine tra le province di Ancona e Macerata, infatti, tarda il ritorno alla normalità. A lanciare l’allarme è il sindaco, David Grillini.
«La situazione è problematica e delicata. Stiamo gestendo con non poche difficoltà i 29 sfollati poiché, essendo il nostro Comune nel cratere sismico, presenta problemi abitativi che stanno rallentando la sistemazione di queste famiglie. Al momento – dichiara il primo cittadino - stiamo utilizzando strutture alberghiere locali che non hanno una disponibilità continua, per cui tutto diventa complicato».
Parliamo di residenti la cui quotidianità è stata stravolta e che auspicano di rientrare nelle proprie case.
«Il lavoro è continuo e dispendioso da ogni punto di vista, contiamo nel pronto aiuto della Regione» evidenzia Grillini. La situazione delle strade periferiche è difficile, alcune sono gravemente danneggiate. Sono già stati fatti i sopralluoghi dai tecnici incaricati di Anas. Ci sono criticità dovute a smottamenti, frane, colate di fango.
«Siamo riusciti a liberare gli accessi per fare in modo che gli abitanti siano in grado di fruire della casa, in alcuni punti gli interventi da compiere sono strutturali. Siamo in contatto con i vertici regionali – prosegue - per avere delucidazioni sul modus operandi».
Il sindaco Grillini ringrazia per quanto fatto «dalla Protezione civile, dalla Caritas sempre presente, dai gestori delle strutture ricettive e da tutti gli sfollati che stanno vivendo una situazione complicata, ma che stanno reagendo con dignità e sobrietà». Poi si appella alle istituzioni: «Non vogliamo essere dimenticati dalle strutture sovracomunali: da questa emergenza si uscirà solo collaborando fattivamente tutti insieme».
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico