Castelfidardo: bimba mangia le fragole e rischia di soffocare per choc anafilattico

L'ospedale Salesi dove la bambina è stata curata
CASTELFIDARDO - Potrebbero essere state le fragole a causare lo choc anafilattico che ha fatto temere per la vita di una bambina di appena cinque anni, salvata per fortuna da...

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CASTELFIDARDO - Potrebbero essere state le fragole a causare lo choc anafilattico che ha fatto temere per la vita di una bambina di appena cinque anni, salvata per fortuna da soccorsi rapidi ed efficienti. Prima di avere una grave crisi respiratoria la piccola, che fino a quel momento sembra non avesse mai sofferto di allergie alimentari, avrebbe mangiato alcune fragole, come riferito dai familiari ai soccorritori intervenuti sabato notte con un codice di massima urgenza. L’allarme alla centrale operativa del 118 è pervenuto attorno all’una e 45. La bimba, nata in Italia da immigrati nordafricani residenti in una frazione di Castelfidardo, si trovava in casa insieme ai genitori ed altri parenti quando ha accusato i primi sintomi della reazione allergica. 

E’ stata una fortuna che non fosse ancora a letto, lontana dallo sguardo dei familiari che hanno così potuto allertare il 118 in tempo. La situazione sembrava però precipitare nell’arco di pochi minuti: lo choc anafilattico aveva provocato una grave crisi respiratoria. Sul posto, si sono precipitate un’ambulanza della Croce Verde fidardense e l’automedica di turno partita dal “Santa Casa” di Loreto. All’arrivo dei sanitari la bambina era ancora cosciente ma aveva serie difficoltà a respirare. L’edema della glottide le aveva ristretto le vie aeree causandole un violento attacco asmatico che rischiava di farla soffocare. Il medico le ha prontamente somministrato del cortisone e per qualche minuto le sue condizioni sembravano essersi stabilizzate. La bimba ha avuto però una ricaduta improvvisa che l’ha portata più volte a perdere conoscenza. Da qui la corsa disperata in ospedale, temendo che le sue condizioni potessero ulteriormente peggiorare. Una volta raggiunto il Salesi in ambulanza, la paziente è stata nuovamente trattata con del cortisone, sottoposta ai necessari accertamenti e trattenuta in ospedale sotto osservazione. E’ stato grazie alla tempestività dei soccorritori e alle cure del personale medico se la bambina si è salvata ed è già potuta tornare a casa.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico