«Irregolarità al chiosco del Monumento»: la cooperativa Frolla non riapre l’attività

«Irregolarità al chiosco del Monumento»: la cooperativa Frolla non riapre l’attività
CASTELFIDARDO  - «Per una corretta procedura di rispetto delle norme, ci sono delle irregolarità che abbiamo fatto presente da diversi mesi a chi di competenza....

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CASTELFIDARDO  - «Per una corretta procedura di rispetto delle norme, ci sono delle irregolarità che abbiamo fatto presente da diversi mesi a chi di competenza. Purtroppo non siamo riusciti a risolverle e di conseguenza la nostra attività non potrà essere esercitata regolarmente come negli ultimi due anni. Quando mancano dialogo, coerenza e volontà di praticare il bene comune non c’è un solo perdente. Perdono tutti».

 

 

A chiarire le reali motivazioni della mancata riapertura del chiosco del Monumento è Frolla Microbiscottificio, la cooperativa sociale che attraverso un team affiatato di 18 ragazzi disabili si è occupata fino all’estate scorsa della gestione del baretto in legno ed altre attività all’interno del Parco, percependo un contributo dal Comune. «Anche per la nostra attività, oltre che per tutta la città di Castelfidardo, questo è un problema, una mancata possibilità di lavoro, una perdita per i nostri ragazzi così legati al luogo e alle persone che lo frequentavano. Purtroppo però non possiamo correre il rischio di assumerci delle responsabilità che ci tolgono la serenità di lavorare e le energie da dedicare alla nostra missione» ha spiegato ieri su Facebook l’impresa fondata da Jacopo Corona e Gianluca Di Lorenzo. 


Dubbi sull’agibilità della struttura ed altri permessi erano stati sollevati, circa una settimana fa, anche da alcuni consiglieri di minoranza. Accuse di fronte alle quali il sindaco aveva risposto che da circa 60 anni l’utilizzo del chiosco viene concesso per la somministrazione di alimenti e bevande su precisa prescrizione della Soprintendenza. Nonostante le finestre di dialogo rimaste aperte tra il biscottificio, l’amministrazione comunale e l’opposizione, da giorni i toni esacerbati del dibattito politico stavano però rischiando di distogliere l’attenzione dalla risoluzione del problema.

«Non vogliamo assolutamente che Frolla venga strumentalizzata – prende le distanze la cooperativa - a noi non interessano i colori, i simboli e le bandiere, interessa solamente crescere, condividere e fornire un servizio autentico. Senza mezzi termini e alcuna polemica vogliamo ribadire che avevamo dato la nostra totale disponibilità alla gestione del chiosco del Monumento ma solo se garantita dal rispetto delle norme, che a tutt’oggi purtroppo ancora non c’è. Ribadiamo che non è importante se i problemi sono presenti da 60, 30,10 anni o 5 mesi. L’augurio è di iniziare tutti insieme a dialogare realmente per affrontare le situazioni che hanno un fine e utilizzo sociale».


Interpellato sulla vicenda, il sindaco Ascani non ha rilasciato dichiarazioni. L’opposizione consiliare fa invece sapere che porterà il dibattito nelle opportune sedi istituzionali. «Con gli altri consiglieri di minoranza – ha annunciato il capogruppo di Solidarietà Popolare, Moreschi - abbiamo presentato una mozione in Consiglio per approfondire la questione del chiosco e capire come mai, appena 7 giorni fa, il sindaco ha detto che non esistevano problemi e la sua riapertura era imminente. Siamo pronti a dialogare e a lavorare insieme per affrontare e risolvere la situazione ma è necessaria trasparenza e chiarezza da parte di tutti» Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico