Morto a 5 anni dopo la festa di Carnevale, la telefonata choc del fratellino: «Papà, Massimo non c'è più»

Schianto a Castelfidardo, l'auto era guidata dalla mamma risultata positiva all’alcoltest

Morto a 5 anni dopo la festa di Carnevale, la telefonata choc del fratellino: «Papà, Massimo non c'è più»
CASTELFIDARDO - Dalla festa per celebrare il Carnevale ai frammenti di una tragedia infinita. La 32enne Stella Abbene stava tornando a casa, a Castelfidardo, con i suoi bimbi...

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CASTELFIDARDO - Dalla festa per celebrare il Carnevale ai frammenti di una tragedia infinita. La 32enne Stella Abbene stava tornando a casa, a Castelfidardo, con i suoi bimbi quando l’auto che guidava, una Toyota Yaris Verso, è finita fuori strada, ribaltandosi su un lato. Lungo la Sp3-Jesina s’è verificato uno schianto terribile, che non ha lasciato scampo al bimbo più piccolo, Massimo Basile, di 5 anni. È praticamente morto sul colpo. Incolume il fratello, più grande di cinque anni: è stato lui, bussando con tutta la forza che aveva sul vetro del veicolo e con il clacson, a richiamare l’attenzione del proprietario del vivaio (vende abeti di Natale) dove è finita l’auto. «Aiuto, aiuto, c’è il mio fratellino qui». All’ospedale, con qualche lieve contusione e sotto choc, è stata ricoverata la loro mamma. Sulla tragedia stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Osimo, coordinati dal pm Irene Bilotta.

 

Gli accertamenti

Le prime disposizioni: sul corpo della piccola vittima non verranno eseguiti accertamenti autoptici. Le cause della morte sono chiare: il bimbo si trovava dietro, nel seggiolino, quando l’auto è piombata improvvisamente nel vivaio, in località Cerretano. Massimo è rimasto incastrato tra il sedile posteriore e quello del guidatore. La Yaris è sotto sequestro. Come da prassi, la conducente è stata sottoposta all’etilometro nell’immediatezza dello schianto, che avrebbe dato esito positivo. Stando alla prima verifica, il tasso rilevato sarebbe compreso tra lo 0,7 e l’1 g/l. Un valore, è bene dirlo, che dovrà essere confermato dalle contro-analisi e da ulteriori accertamenti. Fino a ieri la 32enne si trovava ancora all’ospedale. Gli atti dei primi accertamenti arriveranno nelle prossime ore in procura. Probabile che sul caso, considerando la morte del bimbo, venga aperto un fascicolo per omicidio stradale.

Con la mamma all’ospedale, è stato il fratello più grande ad avvisare telefonicamente il papà della tragedia avvenuta al ritorno dalla festicciola. «Massimo non c’è più». Parole intrise di lacrime, dolore e disperazione per una morte arrivata alla fine di una giornata, quella di martedì grasso, passata a ridere e scherzare. La felicità della famigliola si è spenta mentre i tre stavano tornando a casa, lungo una strada già teatro di incidenti mortali.

Dal 2009 la cronaca racconta un susseguirsi di drammi, spesso con giovani vite spezzate. Saranno gli accertamenti disposti dalla procura a cercare di chiarire la dinamica dell’incidente di Carnevale. Sull’asfalto non sarebbero stati trovati segni di frenata. Qualcosa accaduto all’improvviso avrebbe portato l’auto fuori strada e contro gli abeti del vivaio. Sentendo il rumore delle lamiere accartocciate, il proprietario dell’azienda, Paolo Sampaolesi, è corso verso l’auto. È stato il fratello maggiore di Massimo a bussare sul lunotto e a gridare aiuto. La mamma era in lacrime. Con un martello è stato rotto il vetro. Il bimbo di 5 anni era schiacciato all’interno dell’abitacolo. Il suo cuoricino aveva già smesso di battere.

 

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Corriere Adriatico