Alba di fuoco, devastata la Bassetti di Castelfidardo: in cenere fisarmoniche e organetti

CASTELFIDARDO Rabbia e disperazione ieri all’alba alla Dino Baffetti Accordions di Cerretano. Verso le 5,30 un incendio, probabilmente per un cortocircuito, è...

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CASTELFIDARDO Rabbia e disperazione ieri all’alba alla Dino Baffetti Accordions di Cerretano. Verso le 5,30 un incendio, probabilmente per un cortocircuito, è divampato al piano terra, nel reparto produzione dei famosi strumenti musicali che hanno reso famosa Castelfidardo. Bruciate decine di fisarmoniche e organetti pronti per la consegna, oltre a tanto materiale per la loro produzione e le fondamentali macchine da lavorazione.

 

L’intervento

Le fiamme hanno interessato circa 300 dei mille mq del capannone. I vigili del fuoco sono riusciti a circoscriverle evitando danni ad altri uffici e magazzini, ma le ripercussioni sono pesanti. «Impossibile riprendere subito la produzione, staremo fermi molto tempo, forse mesi per i macchinari rovinati» dice Cinzia Baffetti, sotto choc. La fabbrica è tra le più prestigiose del settore. Le fisarmoniche e soprattutto l’organetto, il fratello più folk e popolare, a marchio Baffetti sono commercializzati in tutto il mondo. L’attività venne fondata negli atti ‘70 da Dino Baffetti con un laboratorio sotto casa, in zona Figuretta. Alla sua morte, nel 2018, il testimone è passato ai tre figli, Genuino, Cinzia e Milena, che hanno portato avanti con successo l’attività. Fino all’incendio di ieri. I vigili del fuoco sono intervenuti da Osimo verso le 5,40 e in aiuto è arrivata una seconda squadra da Ancona con autobotte e autoscala.

 

La fabbrica era chiusa: a dare l’allarme è stato un passante. Dopo un’intera mattinata di lavoro, una dozzina di vigili del fuoco hanno messo in sicurezza il capannone, ora agibile, ma il rogo ha danneggiato irreversibilmente tanto materiale e alcuni macchinari. Le temperature erano così alte che oltre al piano terra è andato rovinato anche un soppalco usato come deposito. Sul posto titolari e operai, disperati. Il sindaco Ascani ha assicurato che «Arpam farà controlli sulla qualità dell'aria, ma non c'è stata combustione di materiale pericoloso. Ci vorranno mesi, ma il supporto delle aziende del settore e dei fisarmonicisti che dorano il marchio Baffetti non mancherà. Sono certo che vi risolleverete, più forti di prima».

 

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Corriere Adriatico