Castelfidardo, ubriaco travolge una coppia Lui muore, lei è grave: arrestato

Lo scenario del drammatico incidente di Castelfidardo
CASTELFIDARDO - Una vita spezzata e un'altra appesa a un filo. Drammatico il bilancio del frontale avvenuto alle 3,30 di sabato notte in contrada Albanacci al Cerretano....

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CASTELFIDARDO - Una vita spezzata e un'altra appesa a un filo. Drammatico il bilancio del frontale avvenuto alle 3,30 di sabato notte in contrada Albanacci al Cerretano. Marino Messi, 61 anni, titolare del Panificio Acquaviva in via Marx a Castelfidardo, è deceduto sul posto. Sua moglie Giuseppina Benigni di 58, che lavora con lui nel forno, è ricoverata in condizioni disperate all'ospedale di Torrette.


Agli arresti domiciliari, con l'accusa di omicidio stradale, si trova Lorenzo Morresi, meccanico fidardense di 39 anni, che ha causato l'incidente ed è risultato positivo agli accertamenti alcolemici. E' il primo arresto del genere disposto nella provincia di Ancona da quando, il 23 marzo scorso, è stato introdotto nel codice penale il delitto di omicidio stradale (art. 589 bis); il secondo nelle Marche dopo il caso del motociclista  di Fano e della caduta rovinosa di un ragazzo che viaggiava con lui.

Il dramma dopo il ballo
I coniugi rientravano a casa in contrada S.Agostino a Recanati, a bordo di un Fiat Fiorino arancione. Stavano percorrendo la provinciale Jesina in direzione Castelfidardo, con il 61enne alla guida. Avevano trascorso il sabato sera in una vicina balera. Una delle rare occasioni in cui riuscivano a ritagliarsi alcune ore di svago al di fuori del lavoro. All'altezza dell'incrocio con via Albanacci è successo l'inimmaginabile. La Mercedes 220 CDI grigia condotta da Morresi, anche lui di ritorno da una serata con amici, ha invaso l'opposta corsia di marcia piombando sulla coppia. L'impatto è stato violentissimo, la berlina semidistrutta e il furgoncino ribaltato su un fianco e incastrato in un fossato di circa due metri dove convogliano le acque di scolo. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della Stazione locale, guidati dal vicecomandante Mauro Lauretti, i colleghi del Radiomobile della Compagnia osimana, la Croce Verde fidardense, l'automedica di Loreto e i vigili del fuoco del distaccamento di Osimo.

La moglie estratta viva
Al termine di operazioni difficili, i soccorritori sono riusciti ad estrarre la donna viva dalle lamiere. E' stata trasportata con un codice di massima gravità all'ospedale regionale dove si trova ricoverata in condizioni critiche. Il fornaio e' stato rinvenuto in un secondo momento, ormai cadavere. Il suo corpo giaceva sul fondo del canale, immerso in circa 50 centimetri di acqua e fango, coperto alla vista dal furgone da cui era stato sbalzato fuori scontrandosi con la Mercedes.

Il fornaio morto annegato
Secondo il medico del 118 il decesso è  avvenuto per annegamento. Per recuperare la salma e' stato necessario l'intervento della gru dei vigili del fuoco di Ancona. Il boato ha svegliato di soprassalto diversi residenti, che sono scesi in strada. Fra questi il padre di Morresi che con il figlio abita a un centinaio di metri dal luogo del sinistro. Il 39enne si trovava fuori dall'abitacolo, è stato scortato al pronto soccorso di Osimo dove è stato medicato per una frattura alla tibia e sottoposto al prelievo del sangue che ha confermato la guida in stato di ebbrezza con un tasso di alcol di 1,34 grammi per litro. I carabinieri di Castelfidardo hanno proceduto all'arresto in flagranza di Morresi per omicidio stradale. E' stato informato il pm di turno Andrea Laurino che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari e l'autopsia sulla salma del fornaio. I figli del 61enne, Luca e Sara, potranno nominare un consulente di parte per assistere all'esame autoptico.











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Corriere Adriatico