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CASTELFIDARDO - «Alzati vecchio, fai spazio ai giovani». Si è sentito dire un anziano preso per la giacca e costretto a lasciare la poltrona al minorenne che gli si era parato davanti con aria di sfida, nonostante vi fossero posti liberi sull’autobus. E’ l’ultimo affronto andato in scena sulla linea R che collega il capoluogo a Recanati. «Ormai noi pensionati dobbiamo avere paura a prendere la corriera» commentavano ieri in un bar di Porta Marina, dove c’è il capolinea del servizio di trasporto pubblico.
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Il pugno al volto
Un episodio solo apparentemente di minore violenza rispetto all’aggressione fisica subita venerdì da un 50enne sulla stessa tratta, colpito al volto dopo aver richiamato all’ordine il solito gruppo di ragazzi che con insulti, sputi, lancio di oggetti e musica a tutto volume stava infastidendo gli altri passeggeri. «Non si tratta di semplici episodi di bullismo o esuberanze giovanili tipiche dell’età, ma di veri e propri atteggiamenti delinquenziali che provocano parecchio allarme sociale e paura – interviene Marco Cingolani, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia -.
Scuola e sport
La stessa cosa, secondo il parroco, avviene nei confronti di tutte le agenzie educative, come la scuola, le società sportive, eccetera. «Credo che alla base ci sia un problema diffuso di autostima. Di per sé è normale che un ragazzino sbagli; e questo non significa ovviamente che siano “sbagliati” i genitori». La conseguenza è che «i pochi adulti che ancora intervengono di fronte a un fatto sconveniente, sono già delegittimati dalle famiglie. In questa storia di non fiducia tra adulti, credo che i bulli siano le prime vittime».
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