Clandestino scappa in centro Inseguito e preso tra la gente

Clandestino scappa in centro Inseguito e preso tra la gente
CASTELFIDARDO - Braccato dai carabinieri, tenta la fuga lanciandosi da un balcone a sei metri di altezza. Dopo un rocambolesco inseguimento, è stato arrestato ed espulso...

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CASTELFIDARDO - Braccato dai carabinieri, tenta la fuga lanciandosi da un balcone a sei metri di altezza. Dopo un rocambolesco inseguimento, è stato arrestato ed espulso dal territorio nazionale l’albanese Doda Shefget, clandestino di 52 anni con precedenti di spaccio, rintracciato giovedì sera in via Mordini nell’abitazione di un vicino, suo connazionale. L’operazione è scattata a due passi dal Municipio, nella centralissima piazza della Repubblica in procinto di ospitare la premiazione ed esibizione dei primi vincitori del Premio Internazionale di Fisarmonica.


Erano le 19.40 circa quando i militari si sono presentati alla porta di Shefget. L’uomo, presumibilmente avvisato al telefono da un familiare, non si è fatto trovare in casa. Non è riuscito però a depistare i carabinieri che lo hanno rintracciato sul balcone del vicino.

Alla loro vista, il 52enne si è aggrappato al discendente per il recupero delle acque piovane, percorrendolo nei primi metri salvo poi cadere sulla sottostante via Battisti. Un carabiniere lo ha inseguito lungo il canale di scolo, ferendosi ad una mano e rovinando a sua volta a terra. Nel frattempo, mentre Shafget si allontanava di corsa verso via Filzi, il vicecomandante Mauro Lauretti riusciva a raggiungerlo a piedi da via Mordini, bloccandolo in via Oberdan davanti alle scuole elementari Mazzini. Ammanettato sul posto e portato in caserma, il 52enne è stato poi accompagnato al pronto soccorso di Osimo in quanto lamentava dolore al costato.


Ieri, presso il Tribunale di Ancona, l’arresto è stato convalidato e Shafget condannato a dieci mesi di reclusione con espulsione immediata per aver violato il divieto triennale di rientrare in Italia che lo aveva colpito nel marzo scorso. In serata, è stato imbarcato su un aereo diretto a Durazzo. Shefqet era stato sorpreso il 6 marzo di quattro anni fa nel parcheggio di un negozio mentre cedeva un ovulo contenente cinque grammi di cocaina ad un tossicodipendente della zona. Sottoposto a perquisizione, i carabinieri lo avevano trovato in possesso di 500 euro, ritenuti provento di spaccio, mentre nella sua abitazione, dentro un barattolo di cioccolato in polvere, erano stati rinvenuti altre tre ovuli del peso complessivo di 15 grammi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico