CASTELBELLINO - «Non riesco a trovare sollievo… Tra di noi ci sono molti che pensano che la vita sia solo uno scherzo, ma io e te ci siamo passati e questo non...
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Addio al guerriero dal cuore d’oro: Nikita è morto nel sonno a 16 anni
Una morte assurda, incomprensibile, inaccettabile. L’ineluttabile, a cui non puoi opporti. Sono ore drammatiche, cariche di silenzio e di dolore quelle vissute da questa famiglia ma anche dalla piccola comunità della frazione Stazione, colpita al cuore dalla morte di Nikita, studente del liceo artistico Mannucci di Jesi, giocatore dello Jesi Rugby under 18. Un figlio, che improvvisamente non si è più svegliato. Lui, così forte, robusto, tenace. Un pugno nello stomaco per tutti. La salma dello sfortunato ragazzo è stata trasferita all’obitorio dell’Istituto di medicina legale di Torrette, in attesa dell’autopsia che non sarà effettuata prima di lunedì. E in questa tragedia si innesta un altro dramma, quello di quanti lo amavano che non possono condividere - se non virtualmente - il dolore dei genitori, non possono salutare il loro Niki, non possono abbracciarsi e piangerlo. Il timore è anche per il funerale, che dovrebbe essere celebrato la prossima settimana con ogni probabilità alla chiesa parrocchiale di Castelbellino Stazione, ma forse con una cerimonia privata in cui poche persone potranno partecipare, osservando le disposizioni regionali. Uno scherzo assurdo, per un ragazzo così giovane, strappato alla vita così prematuramente e a cui tantissimi amici vorrebbero dare l’ultimo saluto con la presenza, magari con uno striscione, con le lacrime e gli abbracci che sono il conforto del dolore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico