Caro lampade votive, il Comune di Cupramontana fa causa alla ditta: la bolletta va alle stelle

Caro lampade votive, il Comune di Cupramontana fa causa alla ditta: la bolletta va alle stelle
CUPRAMONTANA A far discutere i cuprensi nella Capitale del Verdicchio, non è la scelta del vino da mettere sulla tavola per il pranzo dell’Epifania, ma sono le luci...

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CUPRAMONTANA A far discutere i cuprensi nella Capitale del Verdicchio, non è la scelta del vino da mettere sulla tavola per il pranzo dell’Epifania, ma sono le luci votive del cimitero. La polemica è scattata sui social con utenti che, preoccupati dell’arrivo di bollette salate, chiedono delucidazioni al Comune che a sua volta ha “invitato” a non pagarle.

 

L'arcano

Ed è lo stesso sindaco Enrico Giampieri a spiegare l’arcano, rassicurando che non sarà inviata nessuna cartella da capogiro. «Stiamo invitando i cittadini a non pagare le bollette in quanto è stato interrotto anticipatamente di un anno (31/12/22), il contratto con il concessionario del servizio, e molto probabilmente ci vorrà del tempo perchè la questione si risolva – dice il primo cittadino -. In un primo momento abbiamo cercato di risolvere il recupero dei crediti in via bonaria affidandoci al buon senso, cercando di evitare il contenzioso, ma quando abbiamo constatato la scarsa collaborazione della ditta a fornire i dati sulle utenze e sugli introiti che sarebbero dovuti entrare nelle casse comunali e le quote da restituire agli utenti, abbiamo deciso di affidarci alle vie legali a tutela dell’Ente e dei cittadini/utenti del servizio». Continua: «Il contratto di affidamento prevede che la tariffa possa essere modificata a condizione che il concessionario ne faccia esplicitamente richiesta al Comune, che autorizza o non autorizza. Questo passaggio non è stato compiuto dal concessionario e pertanto i cittadini hanno dovuto subire, all’insaputa del Comune, e loro stessi ignari, un costo non giustificato e non dovuto. Per questo motivo il Comune ha deciso la rescissione anticipata». La scarsa collaborazione della ditta e la parziale concessione dei dati richiesti non ha ancora permesso al Comune di ricostruire una anagrafica aggiornata e una posizione attendibile dei pagamenti. « Di certo – sottolinea Giampieri – la gestione tornerà al Comune per cui i costi saranno più contenuti e il servizio tornerà più efficiente. Già da ora nei cimiteri, un ex dipendente comunale assicura la regolarità tecnica dell’impianto e la gestione delle lampade».

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Corriere Adriatico