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Portava la droga in carcere al coniuge e, per questo, dietro le sbarre è finita pure lei. La donna, 34 anni, residente ad Ancona, era stata ammessa a fruire della misura alternativa dell’Affidamento in prova ai servizi sociali, dovendo scontare circa tre anni e mezzo di pena per reati predatori. Ieri gli uomini della Divisione Anticrimine della Questura di Ancona l’hanno ricondotta al carcere di Villa Fastiggi di Pesaro, poiché scoperta a consegnare della sostanza stupefacente al coniuge, durante un colloquio con questi in carcere, non autorizzato. Nel caso in esame è stata ristretta nuovamente presso l’Istituto di Detenzione, ove sconterà la restante pena.
Controlli: 1.700 nei primi 4 mesi del 2022
Tra le competenze della Polizia Anticrimine c’è anche la gestione dei ristretti domiciliari, sorvegliati speciali, ammessi alle misure alternative alla detenzione, sottoposti alla misura del braccialetto elettronico, i quali possono fruire dei benefici, solo se rispettano le prescrizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria.
Un notevole bacino di utenza, se si pensa che nel 2021 sono stati 7917 i controlli alle persone sottoposte ad obblighi e che nei primi 4 mesi del 2022 già oltre 1700 i controlli effettuati dal Personale della Polizia di Stato, disposti dal Questore di Ancona, dottor Cesare Capocasa, nella provincia ai soggetti con benefici domiciliari e/o di altra natura.
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Corriere Adriatico