Camerano, i truffatori-studenti potranno diplomarsi: il gip consente ai 2 di fare l’esame di Stato

Camerano, i truffatori-studenti potranno diplomarsi: il gip consente ai 2 di fare l’esame di Stato
CAMERANO Truffa ai danni di un’anziana: è stato concesso il permesso di frequentare gli studi e sostenere gli esami di Stato ai due truffatori campani, entrambi di 19...

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CAMERANO Truffa ai danni di un’anziana: è stato concesso il permesso di frequentare gli studi e sostenere gli esami di Stato ai due truffatori campani, entrambi di 19 anni, arrestati dopo un colpo ai danni di una nonnina di 85 anni di Camerano.

 

I fatti

Con la scusa del finto incidente capitato al nipote si erano fatti consegnare 10mila euro di gioielli, ma poi erano stati acciuffati dai carabinieri a Castel di Sangro, in Abruzzo, mentre tornavano a casa. Nel corso della convalida degli arresti, con misura cautelare ai domiciliari, davanti al gip Francesca Pinacchio, i due giovani hanno rilasciato dichiarazioni spontanee, chiedendo scusa per il reato commesso. I 19enne erano stati rintracciati in Alto Sangro, prima che potessero fuggire con il bottino. È stata un’operazione congiunta quella dei carabinieri del Radiomobile di Castel di Sangro e dei colleghi di Osimo, che ha visto coinvolti i due giovani, in viaggio verso la Campania, la loro terra d’origine. Lungo la statale 17, il Suv su cui viaggiavano i truffatori è stato fermato e, dopo un’attenta perquisizione, è emerso il bottino del raggiro ai danni dell’85enne, avvenuto poco prima a Camerano. Il modus operandi dei truffatori è stato subdolo e ben orchestrato: fingendo un incidente stradale occorso al nipote, hanno persuaso l’anziana a consegnare tutto l’oro custodito in casa, sfruttando la sua buona fede e la sua vulnerabilità. La denuncia della vittima ha permesso di attivare immediatamente le indagini. La collaborazione tra i carabinieri ha giocato un ruolo fondamentale nel successo dell’operazione. Le forze dell’ordine hanno agito con tempestività e coordinamento, riuscendo a rintracciare i truffatori e a recuperare l’intera refurtiva, del valore di circa 10mila euro, custodita all’interno del veicolo dei due campani.

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Corriere Adriatico