BARBARA - Blitz dei ladri in tre abitazioni di via Contrada Coste e in una quarta di Borgo Giuseppe Mazzini. Nemmeno il comune di Barbara esce indenne dalle scorribande dei topi...
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Barbara è anche uno dei comuni che si candida a sperimentare il “Grande Fratello”, con un sistema di videosorveglianza in grado di riprendere ogni ingresso schedando tutti i veicoli in transito e riprendendo anche chi entra a piedi. Un deterrente contro i ladri in cui il sindaco crede molto. «Anche da noi quattro case sono state visitate dai ladri - spiega il sindaco Raniero Serrani - non hanno preso molto perché ormai la gente non ci lascia più niente ma sono sempre episodi spiacevoli per chi li subisce oltre a creare danni maggiori dei bottini».
In una delle abitazioni di Contrada Coste la proprietaria si era allontanata per andare a trovare la vicina. Rientrata, ha trovato i portoni danneggiati a casa sua e in quella della figlia che abita al piano di sopra. Nelle stessa via sono stati in un’altra abitazione mentre il proprietario non c’era e infine a Borgo Giuseppe Mazzini a casa di due fratelli. «Noi abbiamo già attivato alcune telecamere nei punti strategici come l’ingresso del comune, davanti alle poste o alla chiesa - prosegue il primo cittadino - e funzionano. Abbiamo visto un ragazzo che rubava una bici, che poi ha restituito, oppure sorpreso una signora che aveva preso una borsa. Ho sottoscritto il patto per la sicurezza in Prefettura e tramite i finanziamenti ministeriali conto di installare quanto prima telecamere in ogni punto di ingresso del nostro territorio, di modo tale che nessuno potrà accedervi senza essere visto».
Il sindaco Serrani è anche dell’idea che unire le forze sul versante della sicurezza sia molto utile. «Bisogna unire quanto prima il servizio di polizia locale e protezione civile – conclude – l’ho già fatto presente ai miei colleghi dell’unione delle Terre della Marca Senone. Ci consentirà di avere un margine maggiore per assumere più vigili e quindi potenziare il controllo su tutto il territorio». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico