In lacrime per Ali, barbarese d'adozione: stroncato a 30 anni da un male spietato

In lacrime per Ali, barbarese d'adozione: stroncato a 30 anni da un male spietato
BARBARA - Un male che non perdona ha stroncato a Barbara la giovane vita di Ali. Si è spento ieri a 30 anni, e dopo lunghi mesi di sofferenze, Ali Hadergjonaj. Ali veniva...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BARBARA - Un male che non perdona ha stroncato a Barbara la giovane vita di Ali. Si è spento ieri a 30 anni, e dopo lunghi mesi di sofferenze, Ali Hadergjonaj. Ali veniva dal Kossovo, ma era un barbarese a tutti gli effetti. E’ cresciuto a Barbara e ha trascorso nella cittadina dell’hinterland senigalliese tutta la sua vita, dagli anni dell’infanzia a quest’ultimo, duro periodo nel quale il male lo ha fiaccato nel fisico, ma non nel morale. 

 


Ha lavorato a Serra de’ Conti, in una torneria automatica, sino a quando le condizioni di salute glielo hanno permesso. Non si è mai perso d’animo, fino agli ultimi giorni. Per la comunità, un lutto collettivo come spiega il sindaco Riccardo Pasqualini: «Ali -dice Pasqualini- era in tutto e per tutto un barbarese. E’ cresciuto qui, è venuto su insieme ai nostri ragazzi, ha giocato con loro, con loro ha frequentato le scuole. La sua famiglia veniva da una terra nella quale aveva dovuto sopportare sacrifici e privazioni, ma si era integrata benissimo in paese: sono persone di una educazione e di una compostezza esemplari, nostri concittadini a pieno titolo. Ali socializzava con tutti. Ha mantenuto, sino alla fine, una ammirevole forza d’animo. Anche durante questi ultimi mesi, pur provato dalla malattia, mi è capitato di incontrarlo più volte, debilitato ma ancora con la voglia di uscire di casa, di passeggiare per le vie di un paese che sentiva suo». 


Il sindaco ha voluto esternare l’affetto dei barbaresi per Ali e la loro vicinanza alla famiglia così provata con un commosso messaggio pubblicato sul portale di informazione del Comune, facendosi interprete del dolore della comunità: «Che tu possa riposare in pace, che la terra ti sia lieve carissimo Ali», questa la toccante chiusura del post del sindaco. Sul profilo social di Ali, la prova di quanto fosse immedesimato con la comunità barbarese e con la terra che lo aveva accolto: nella sua pagina Facebook si contano ben 932 amici e, fra essi, tantissimi italiani e uno stuolo di barbaresi. Ecco perché il lutto investe la piccola cittadina nella sua interezza. Ali Hadergjonaj lascia i genitori, due sorelle e un fratello.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico