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ANCONA Sono ore decisive per i giochi di alleanze in vista del ballottaggio del 28 e 29 maggio. Fermo restando che Daniele Silvetti (centrodestra) e Marco Battino (Ripartiamo dai Giovani) hanno già firmato ufficialmente l’accordo di apparentamento, a centrosinistra la partita si gioca sul filo del rasoio. Sulla carta Ida Simonella correrà da sola, senza accordi concreti con nessuna delle altre forze politiche in campo nell’area di centrosinistra.
I contatti
Francesco Rubini, leader di Altra Idea di Città, ha riunito ieri pomeriggio i candidati delle due liste che lo hanno supportato nella corsa al primo turno. E dopo un’assemblea fiume di oltre 5 ore ha deliberato una ferma chiusura verso il centrodestra, piuttosto scontata per altro. Ma nei confronti di Ida Simonella c’è una sostanziale libertà di voto: «Il nostro elettorato deciderà in autonomia se votarla, astenersi o fare scheda bianca» sintetizza Rubini. Nel documento rilasciato nella tarda serata di ieri dal gruppo di Altra Idea di Città si evidenzia comunque «l’impossibilità di proseguire qualsiasi interlocuzione politica con la coalizione guidata da Ida Simonella».
I numeri
Un dato certo riguarda il matrimonio Silvetti-Battino: apparentamento che farebbe scattare, come previsto dalla legge, un seggio in consiglio comunale per la lista Ripartiamo dai Giovani. Tra l’altro i termini per gli apparentamenti scadono oggi alle 12. Quindi sembra piuttosto impossibile che si aprano ulteriori scenari. Dunque sommando il 45,11% ottenuto da Silvetti al primo turno con il 2,18% di Battino, la coalizione di centrodestra arriverebbe a toccare il 47,29% distaccando Ida Simonella, che ha catalizzato il 41,28%, di 6 punti percentuali. Enrico Sparapani (Movimento 5 Stelle) ha strappato il 3,64%, pacchetto voti che a questo punto resterebbe vacante tra i due schieramenti in ballo. E in base a quanto dichiarato da Rubini, il suo 6,11% non andrà mai a centrodestra. Resta da vedere quanti, di quei 2.660 voti, verranno dirottati su Ida Simonella. Domani si saprà anche quale indirizzo prenderanno i Verdi di Roberto Rubegni, che al primo turno hanno ricevuto l’1,69% delle preferenze (735 voti). Partita aperta? Difficile dirlo. Silvetti parte favorito, con un gap non indifferente rispetto alla sua competitor. Ma quello che accadrà nelle prossime ore potrebbe rimettere in discussione tutto. Intanto i due sfidanti si preparano ad una lunga settimana di confronti tematici. Per loro saranno i sette giorni di campagna elettorale più lunghi e intensi. Non dovranno lasciare nulla di intentato. Venerdì a mezzanotte il silenzio elettorale. Poi l’attesa del verdetto.
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