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ANCONA - Sette mesi, pena sospesa, e un risarcimento del valore di 5mila euro. È il patteggiamento varato ieri mattina in udienza dal gup Francesca De Palma nei confronti di un 66enne senigalliese, accusato di essersi assentato dal luogo di lavoro, il Servizio Veterinario dell’Asur, per fare il giardiniere (in nero). L’uomo, difeso dall’avvocato Corrado Canafoglia, era stato denunciato dalla Guardia di Finanza a fine settembre 2021, quando ormai era in pensione.
Le accuse
Il patteggiamento ha compreso tre reati: truffa ai danni dello Stato, falsa attestazione della presenza in servizio e peculato.
L'inchiesta
Le indagini erano partite dopo una segnalazione arrivata alla Finanza dove si evidenziavano alcuni lavori in nero svolti da un giardiniere. I primi accertamenti hanno fatto emergete come la persona avesse già un impiego come pubblico dipendente all’Asur. Le fiamme gialle hanno così iniziato a pedinare l’operatore tecnico, filmandolo e fotografandolo mentre svolgeva un’attività che nulla aveva a che fare con i compiti del Servizio Veterinario. Stando a quanto accertato, l’uomo avrebbe raggiunto terreni di sua proprietà o giardini di privati dove, oltre alla semina di piantine, effettuava la potatura di alberi e la cura di spazi verdi a lui affidati. In altre occasioni, secondo quanto contestato, adoperava i veicoli di servizio per operazioni di carico e scarico di piante e sementi, in alcuni vivai o presso rivenditori.
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Corriere Adriatico