Andreina torna dopo il restyling, lo chef Recanati: «Non è stato semplice rinnovare questo luogo»

Lo chef Errico Recanati e il rinnovato ristorante Andreina
LORETO - Si sono riaccese le braci nella cucina del ristorante Andreina che ieri ha riaperto le porte della storica sede di via Buffolareccia in una veste completamente...

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LORETO - Si sono riaccese le braci nella cucina del ristorante Andreina che ieri ha riaperto le porte della storica sede di via Buffolareccia in una veste completamente rinnovata. Un nuovo inizio per il ristorante fondato nel 1959 da Andreina Isidori ed entrato nel firmamento della ristorazione gourmet italiana con il nipote e chef stellato Errico Recanati.

 

La dimensione restituita ai clienti, che da alcuni mesi attendevano impazienti questa data, è quella raffinata di un locale capace di esprimere al meglio lo spirito avanguardista di chef Recanati, pur mantenendo inalterata l’atmosfera accogliente che sin dalle origini ne ha sancito la fortuna e accompagnato l’evoluzione da piccola mescita a insegna rinomata per lo spiedo e la cacciagione. L’intervento su sale e arredi è sapientemente convogliato in un punto di incontro tra passato-presente-futuro, dove l’immutato è rappresentato dal fuoco e da quella impronta familiare che anche nel nuovo progetto di restyling si è voluto mantenere. D’altronde appartiene alla memoria ma sa raccontarsi al presente la genialità creativa di Errico Recanati, che lo scorso 21 febbraio ha avviato un importante percorso di ristrutturazione affidando l’incarico all’architetto Ortenzi dello studio Ossigeno. «Non è stato semplice decidere di rinnovare profondamente questo luogo che è stata la mia culla gastronomica e l’epicentro della mia vita familiare, soprattutto considerando le criticità che il nostro settore ha vissuto nei mesi passati, ma io e la mia famiglia abbiamo deciso di procedere verso il nostro futuro, che immaginiamo sempre stimolante e a cui vogliamo dare fiducia» dice Recanati. La sua passione per la cucina, racconta, si accese con una panna cotta: sono trascorsi diversi lustri dalla prima ricetta eseguita dall’allora 22enne aiuto cuoco, oggi vero maestro nel valorizzare con modernità e guizzo creativo gli insegnamenti della nonna. 

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Corriere Adriatico