ANCONA - Se lo sentiva. D’altronde, Alessandro Castorina, “bandiera” dell’Osimana e suo amico del cuore, soltanto poche ore prima aveva annunciato la...
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«Ringrazio Dio di non avere sintomi, il mio pensiero va a chi sta soffrendo a causa di questo virus - ha scritto ai suoi followers -. E’ capitato a me come sarebbe potuto capitare a chiunque altro. Ringrazio tutti voi per i messaggi che mi hanno accompagnato nell’attesa del risultato. Saranno giorni di clausura, non potete immaginare quanto sia fantastico sentirvi vicini e sapere che ci siete». Contattato al telefono, il figlio dell’Uomo Ragno ci racconta: «Dovrò stare in isolamento 14 giorni fino al doppio tampone negativo. Come ho preso il Coronavirus? In traghetto, durante il viaggio di ritorno, perché io e Alessandro Castorina siamo risultati positivi, mentre mio fratello che è rientrato in aereo ha fatto il tampone e non ha nulla».
Con loro a Porto Rotondo c’era un quarto ragazzo, in attesa del risultato del test, ma anche un altro amico, incontrato al rientro, dovrà sottoporsi all’esame. «Io non ho avuto alcun sintomo, nemmeno un po’ di mal di gola, a differenza di Alessandro che ha avuto la febbre per un paio di giorni - aggiunge Zenga -. Ad avvertirci è stata la compagnia che gestisce il traghetto: a bordo avevano registrato un caso di Covid. Ci siamo messi subito in isolamento». E ieri, con grande senso di responsabilità per i familiari e i contatti più stretti, Zenga ha deciso di fare “outing” e rivelare sui social la sua positività. «L’ho ammesso senza problemi perché non c’è nulla di cui vergognarsi - dice -. Chi ha il Covid viene visto come un untore, ma è assurdo: con tutti gli asintomatici che girano, chiunque può essere contagiato. Anzi, è importante non nascondersi: molti hanno remore perché poi devono fare la quarantena e non possono andare al lavoro, ma è sbagliato. Occorre essere prudenti e responsabili e pensare agli altri». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico