Ancona, writers e clochard nell’ex colonia. Mutilatini, vergogna lunga 19 anni

Ancona, writers e clochard nell’ex colonia. Mutilatini, vergogna lunga 19 anni
ANCONA Non c’è pace per l’ex Mutilatini, buco nero che rischia di scolorire Portonovo e la sua bandiera blu. Non è bastato murare le finestre e...

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ANCONA Non c’è pace per l’ex Mutilatini, buco nero che rischia di scolorire Portonovo e la sua bandiera blu. Non è bastato murare le finestre e ingabbiare la vecchia colonia a due passi dal mare. Writers e clochard l’hanno di nuovo violata. Sono comparsi altri murales e sgorbi sulle facciate in muratura, come dimostrano le bombolette spray abbandonate a terra. E qualcuno ha sfondato una delle porte sul retro, da cui si accede all’ultimo piano, per farne il proprio alloggio improvvisato. 

 


La storia

Sembra incredibile che questo luogo dell’orrore sia immerso nel cuore di Portonovo, inghiottito dalla vegetazione incolta, a pochi metri da spiagge scintillanti e dal respiro sempre più internazionale. Eppure è così. Uno sfregio lungo 19 anni e ampio 815 metri quadrati. Era il 2004 quando il Comune decise di rilevare per 3 milioni di euro dall’associazione Mutilati e Invalidi di guerra la vecchia colonia, sorta negli anni Cinquanta, e 13 ettari di terreno circostante (tra camping, parcheggio e stabilimento balneare a ridosso della Torre) per trasformarla in una foresteria per l’educazione ambientale rivolta alle scuole. Ma poi il progetto svanì. 

I blitz

E così, da potenziale gioiellino la struttura è divenuta una vergogna nel bel mezzo della baia, presa d’assalto a più riprese dai vandali - qui nel maggio 2017 dei ragazzini appiccarono pure un rogo, per fortuna spento prontamente dai vigili del fuoco - dai ladri che hanno portato via tutto quel che c’era da rubare e soprattutto dai disperati. Il Comune negli anni è dovuto intervenire ripetutamente per allontanare chi si era impossessato abusivamente delle stanze che compongono l’ex colonia estiva, oggi somiglianti al set di un film dell’orrore. Dentro c’è di tutto: materassi, tavoli, armadi, vecchi quadri buttati a terra, muri scrostati. Una vera bomba ecologica perché rifiuti, vecchi elettrodomestici e mobilio di vario genere sono stati abbandonati anche all’esterno, tra la vegetazione, con serio rischio anche per l’incolumità pubblica. Ai livelli superiori tutte le finestre sono sfondate e i piccioni entrano ed escono che è una meraviglia. Il Comune in più occasioni ha provveduto a bloccare gli accessi con mattoni e assi di legno, ma è tutto inutile. Infatti, sul retro qualcuno ha recentemente sfondato una porta che adesso costituisce il lasciapassare per bivacchi fuori controllo e per ragazzini in cerca di avventure da brividi. 

Il recupero

I progetti di recupero si sono rincorsi negli anni senza esito. L’ultimo prevede l’inserimento del recupero dell’ex Mutilatini nel nuovo Iti, l’Investimento territoriale integrato 2021-2027: c’è da attendere il finanziamento dalla Regione nell’ambito di un progetto complessivo da 5 milioni che comprende anche la realizzazione di un sentiero pedonale e lo sviluppo del brand turistico del Conero in partnership con gli altri enti. Circa 3 milioni dovrebbero essere assorbiti dalla colonia abbandonata che, da progetto, dovrà diventare una struttura ricettiva, con alloggi a basso costo per il turismo sostenibile, un centro per l’educazione ambientale e un info-point. 

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Corriere Adriatico