Sos Passetto, i writer vandali tornano all'attacco: beffate le telecamere

Sos Passetto, i writer vandali tornano all'attacco: beffate le telecamere
ANCONA - Sos Passetto. Il fiore all’occhiello della città è di nuovo sotto attacco dei vandali. Imbrattata una panchina lungo la strada che porta alla pista di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Sos Passetto. Il fiore all’occhiello della città è di nuovo sotto attacco dei vandali. Imbrattata una panchina lungo la strada che porta alla pista di pattinaggio. Una scritta nera fatta con una bomboletta spray ha coperto quasi tutto lo schienale. Il Comune ha subito attivato gli operatori di Anconambiente per rimuovere l’obbrobrio, ma oltre al danno la beffa. Infatti, ancora una volta, i brillanti autori dell’opera d’arte resteranno impuniti.

 

L’obiettivo delle quattro telecamere posizionate tra la pista di pattinaggio e l’area delle piscine purtroppo non arriva a coprire la zona dove è stato commesso il fattaccio. Dunque i writers non potranno essere incastrati. 

L’inciviltà

«E’ un problema di inciviltà - lamenta l’assessore alle Manutenzioni, Stefano Foresi -, una questione di educazione che evidentemente a qualcuno manca». Per fortuna la panchina imbrattata è protetta da una speciale pellicola che rende facilmente risolvibile, tramite una pulitura ad hoc, il danno provocato con inchiostri o vernice. Ma vista la frequenza con cui questi atti si ripetono, e soprattutto sempre nella stessa zona della città, peraltro riqualificata di recente, è bene prestare attenzione affinché non si ripiombi nel degrado di alcuni anni fa. 
Intanto il Passetto, luogo del cuore della città, mostra tutte le ferite causate da alcuni gruppi di ragazzi, spesso molto giovani, che credono di darsi un tono prendendosela con l’arredo urbano. Ma in realtà l’effetto è tutt’altro. L’indignazione e la condanna verso questi atti è da parte di tutti gli anconetani che amano la propria città e la rispettano. Ma tant’è, lo sfregio ha colpito nelle scorse settimane anche alcuni alberi della Pineta, dove sono comparse scritte spray sul tronco e sui rami delle piante, e nuovamente l’altare del Monumento ai Caduti. L’unico modo per risalire agli autori, se non coglierli in flagranza, è immortalarli attraverso le spycam. Ma l’assessore Foresi ha fatto sapere che sul Monumento c’è un vincolo di tutela da parte della Soprintendenza, quindi non è possibile installare delle telecamere sulla struttura. Dunque il problema rimane, e ad oggi non si è mai riusciti a punire i colpevoli salvo in un caso, nel 2017, quando furono convocati in questura 19 ragazzi, tutti tra i 16 e 17 anni, protagonisti di alcuni atti di devastazione al Passetto, dove appiccarono pure il fuoco a siepi e cassonetti. 

I precedenti

Non si contano neanche più le volte in cui il Monumento ai Caduti è stato oggetto di scritte e deturpazioni varie. Ogni volta il Comune interviene con le pulizie, e dopo qualche giorno ricompaiono altri scarabocchi. O peggio quello che accadde nel 2018 nell’area dei laghetti, prima dei lavori di riqualificazione costati ben 750 mila euro. In quell’occasione i vandali avevano devastato tutta la zona, spaccando le plafoniere dei lampioni e le staccionate di legno. C’è stato un tempo in cui il Passetto era l’orgoglio degli anconetani, prima che arrivassero i barbari ad umiliarlo. Poi gli interventi di riqualifica. Bisogna difendere il simbolo della città e far di tutti per tenere alla larga i teppisti. Come? Controlli, sicurezza. Ma soprattutto, pulizia costante. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico