ANCONA - Prende il bus, impreca al telefono e poi infrange la vetrata del portellone centrale a suon di calci, frantumandola in mille pezzi. Raggiunge a piedi via Valle...
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Ancona, ragazza presa a calci ubriaco scatena il caos sul bus
L’uomo, uscito dal carcere appena due settimane fa, è stato arrestato per danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Già nel maggio 2017 era stato ammanettato per aver dato in escandescenza a bordo di un mezzo Conerobus. In quell’occasione, a Osimo, aveva insultato l’autista, rotto uno specchietto e aggredito i carabinieri senza un apparente motivo. Un po’ come avvenuto domenica sera. Stando a quanto ricostruito, l’uomo – provato dall’ebbrezza alcolica - è salito sul bus diretto a Loreto in piazza Rosselli. Aveva il volto parzialmente coperto da una sciarpa e indossava occhiali scuri, imprecando con qualcuno nel corso di una conversazione intrattenuta al cellulare. A un certo punto, arrivato il mezzo in via Giordano Bruno, avrebbe chiesto insistentemente all’autista di bloccare il veicolo per farlo scendere. Neanche il tempo di arrivare a una fermata che il 38enne ha iniziato a tirare calci e pugni contro il portellone a vetri dell’uscita dei passeggeri.
È stata sfondata sia nella parte superiore che anteriore. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo avrebbe anche tentato di farsi strada tra i vetri, mentre il bus era ancora in corsa. Alla fine, si è deciso a scendere dalla porta anteriore, sotto la sguardo attonito e spaventato di una quindicina di passeggeri. Quando è uscito dal mezzo, l’autista ha immediatamente allertato il 113, fornendo l’identikit del 38enne e indicando la strada da lui imboccata. È stato fermato dalle pattuglie delle Volanti in cima a via Valle Miano, nei pressi del comando dei vigili del fuoco. Pochi secondi prima di essere individuato, avrebbe scaraventato a terra un paio di bidoni dei rifiuti. Quando gli agenti guidati dal sostituto commissario Franco Pechini hanno cercato di bloccarlo, Cingolani ha reagito con calci e pugni. Un poliziotto è rimasto leggermente ferito al ginocchio prima di poterlo arrestare. Portato in tribunale ieri mattina, il 38enne, difeso d’ufficio dall’avvocato Mauro Paolinelli, ha cercato di minimizzare l’accaduto sul bus. L’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto come misura cautelare l’obbligo di firma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico