Ancona: vuole scendere e sfonda un portellone. Arrestato dopo la sfuriata sull’autobus

Paura in via Giordano Bruno, poi il passeggero ubriaco ha aggredito gli agenti. Già libero con obbligo di firma
ANCONA  - Prende il bus, impreca al telefono e poi infrange la vetrata del portellone centrale a suon di calci, frantumandola in mille pezzi. Raggiunge a piedi via Valle...

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ANCONA  - Prende il bus, impreca al telefono e poi infrange la vetrata del portellone centrale a suon di calci, frantumandola in mille pezzi. Raggiunge a piedi via Valle Miano, scaraventando a terra un paio di bidoni della differenziata e, quando vede i poliziotti, tenta di aggredirli con calci e pugni, spedendone uno in ospedale. Sono le scene di violenza che domenica pomeriggio hanno portato in manette Matteo Cingolani, 38enne di Camerano volto noto alle forze dell’ordine per una serie di reati che vanno dalla tentata rapina all’estorsione fino ai maltrattamenti in famiglia. 


Ancona, ragazza presa a calci ubriaco scatena il caos sul bus

L’uomo, uscito dal carcere appena due settimane fa, è stato arrestato per danneggiamento aggravato, interruzione di pubblico servizio, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Già nel maggio 2017 era stato ammanettato per aver dato in escandescenza a bordo di un mezzo Conerobus. In quell’occasione, a Osimo, aveva insultato l’autista, rotto uno specchietto e aggredito i carabinieri senza un apparente motivo. Un po’ come avvenuto domenica sera. Stando a quanto ricostruito, l’uomo – provato dall’ebbrezza alcolica - è salito sul bus diretto a Loreto in piazza Rosselli. Aveva il volto parzialmente coperto da una sciarpa e indossava occhiali scuri, imprecando con qualcuno nel corso di una conversazione intrattenuta al cellulare. A un certo punto, arrivato il mezzo in via Giordano Bruno, avrebbe chiesto insistentemente all’autista di bloccare il veicolo per farlo scendere. Neanche il tempo di arrivare a una fermata che il 38enne ha iniziato a tirare calci e pugni contro il portellone a vetri dell’uscita dei passeggeri.

È stata sfondata sia nella parte superiore che anteriore. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo avrebbe anche tentato di farsi strada tra i vetri, mentre il bus era ancora in corsa. Alla fine, si è deciso a scendere dalla porta anteriore, sotto la sguardo attonito e spaventato di una quindicina di passeggeri. Quando è uscito dal mezzo, l’autista ha immediatamente allertato il 113, fornendo l’identikit del 38enne e indicando la strada da lui imboccata. È stato fermato dalle pattuglie delle Volanti in cima a via Valle Miano, nei pressi del comando dei vigili del fuoco. Pochi secondi prima di essere individuato, avrebbe scaraventato a terra un paio di bidoni dei rifiuti. Quando gli agenti guidati dal sostituto commissario Franco Pechini hanno cercato di bloccarlo, Cingolani ha reagito con calci e pugni. Un poliziotto è rimasto leggermente ferito al ginocchio prima di poterlo arrestare. Portato in tribunale ieri mattina, il 38enne, difeso d’ufficio dall’avvocato Mauro Paolinelli, ha cercato di minimizzare l’accaduto sul bus. L’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto come misura cautelare l’obbligo di firma.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico