«Non volevo rubare nella sede del Pd Avevo fame e dentro c’era un buffet»

«Non volevo rubare nella sede del Pd Avevo fame e dentro c’era un buffet»
ANCONA - «Non volevo rubare il portafogli e il cellulare. Sono entrato nella sede elettorale solo per mangiare, miravo al buffet, non al furto». Si è...

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ANCONA - «Non volevo rubare il portafogli e il cellulare. Sono entrato nella sede elettorale solo per mangiare, miravo al buffet, non al furto». Si è giustificato davanti al giudice con queste parole il 19enne di origine marocchina arrestato domenica notte fuori dalla sede del Partito Democratico di piazza Mazzini a Falconara dopo essersi impossessato della borsa di Laura Luciani, candidata al consiglio comunale di Falconara.


Il giovane, residente a Chiaravalle con la famiglia e prossimo agli esami di maturità, ha patteggiato cinque mesi di reclusione, pena sospesa, tornando in libertà. Il giudice ha ritenuto ci fossero i presupposti per far equivalere le aggravanti, consistenti nella destrezza del furto, e le attenuanti generiche, date dalla giovane età, dall’incesuratezza e dalla collaborazione dimostrata dal 19enne con le forze dell’ordine. Assistito dall’avvocato Giulio Carlo Torelli, il giovane si è scusato in aula di fronte al giudice Carlo Masini per il blitz avvenuto durante la lunga notte elettorale, quando tutta la squadra del candidato sindaco per il Pd Marco Luchetti si è ritrovata in sede per seguire le risultanze dello spoglio falconarese.

Approfittando del clima di caos, il giovane si era introdotto nella struttura di piazza Mazzini fingendosi un supporter dei dem e, confondendosi tra la folla e i veri sostenitori della lista Luchetti, aveva scroccato qualche cibaria per poi mettere le mani sulla borsa della Luciani, contenente il suo portafogli e il cellulare di un’altra candidata.

«Sono entrato nel palazzo, avevo fame e allora ho preso qualcosa al buffet, ma non sono un ladro» ha detto il 19enne in aula ieri mattina, sottolineando la bravata del suo gesto. Un gesto che arriva a circa una settimana di distanza dalla prima prova dell’esame di maturità che lo studente dovrà affrontare nell’istituto che frequenta nella città dove risiede. Il giovane, dopo il furto, era stato rincorso dalla stessa Luciani, accortasi in maniera istantanea della sparizione della borsa. La candidata consigliera lo aveva tenuto bloccato fino all’arrivo dei carabinieri del Norm di Ancona che hanno operato l’arresto per tentato furto aggravato.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico