Viaggio sulle strade groviera di Ancona: in centro solo mini-restyling. Le altre quando le sistemate?

Via Isonzo, schegge di asfalto schizzano come proiettili. Asse da brividi per le due ruote

Viaggio sulle strade groviera di Ancona: in centro solo mini-restyling. Le altre quando le sistemate?
ANCONA Strade come la superficie lunare. L’immagine tutt’altro che romantica restituisce la fotografia di crateri, crepe e spaccature che rendono la circolazione...

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ANCONA Strade come la superficie lunare. L’immagine tutt’altro che romantica restituisce la fotografia di crateri, crepe e spaccature che rendono la circolazione problematica, se non addirittura pericolosa specie per le due ruote. L’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, ha effettuato la sua ricognizione che stila un elenco di 209 vie martoriate. Noi abbiamo fatto la nostra. Ci è bastato fare un giro in centro per trovare situazioni oltre il limite. Il 2024 si chiuderà con circa una ventina di interventi ad altrettante strade. Circa il 10% delle urgenze che servirebbero a mettere in sicurezza la viabilità cittadina.

 

Le criticità

I 3,7 milioni intercettati tra risorse regionali, residui di precedenti fondi e mutui, non saranno sufficienti a sistemare le criticità che stritolano le principali arterie della città. Via Isonzo è in condizioni disastrose. Il manto grattugiato alterna continui avvallamenti a ferite che si estendono formando una fitta rete di crepe. Buche, rattoppamenti saltati. Uno, in particolare, ha scoperchiato pezzi di selciato che schizzano come proiettili al sopraggiungere delle auto. Micidiale. Per l’area di Borgo Rodi interverrà Viva Servizi con un piano lavori da 1 milione di euro che riguarda anche altre parti della città. Ma ad oggi, quella lingua d’asfalto, è una trappola infernale.

Il manto dissestato

Il nostro viaggio è proseguito lungo il rione Adriatico. Anche lì un disastro. Via Panoramica è una groviera. Via Rismondo e via Damiano chiesa neanche a parlarne: buche, asfalti feriti. Il consigliere comunale di Italia Viva, Massimo Mandarano, lunedì scorso aveva presentato un’interrogazione alla Giunta proprio sul pessimo stato di manutenzione di queste due vie. Constatazione che ha esposto l’amministrazione comunale agli attacchi della minoranza. «In cassa non c’è un euro» aveva replicato Tombolini. Apriti cielo. L’opposizione ha scoccato dardi infuocati. Scivolando verso il centro: via Palestro è tutto un susseguirsi di buche. Corso Mazzini idem. Il manto dissestato mette in pericolo anche i pedoni. Basta un passo falso in una delle decine di fosse che costellano il percorso e c’è il rischio di farsi seriamente male. Lo testimoniano gli stessi esecenti, che si sono addirittura trovati a soccorrere alcuni anziani inciampati proprio in una delle tante buche.

I rischi

Ma il tratto, forse, più pericoloso è l’asse nord-sud, dove non solo le auto, ma moto, scooter e motorini, sfrecciano a velocità sostenuta (il limite dei 70km orari è già un’andatura spedita per un due ruote, che se incontra una delle tante irregolarità dell’asfalto rischia di prendere il volo). Dunque un quadro seriamente indecoroso per un capoluogo di regione. L’amministrazione comunale ne è consapevole, ma per il 2024 non sono in programma interventi strutturali. Al netto della spesa corrente sulle manutenzioni che è a secco, non si vedono all’orizzonte micro-interventi di rattoppo. Dalla variazione di bilancio Tombolini ha ottenuto, in tutto, 140mila euro che dovranno bastare non solo per le eventuali piccole operazioni sulle strade, ma anche per le manutenzioni agli edifici pubblici. Per quest’anno la città dovrà accontentarsi del restyling di alcune porzioni di strade: via Conca, via XXIX Settembre, via Marconi e Lungomare Vanvitelli con i 2 milioni della Regione in vista del G7. Via Torrioni, via Bocconi, via del Carmine, via Fazioli, via Tronto e via Zara con un mutuo da 900mila euro. Mentre gli 800mila euro dei fondi frana andranno al rifacimento delle strade dell’area frana Barducci: quindi Posatora, la Flaminia fino a Torrette.

 

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Corriere Adriatico