Vandali scatenati ad Ancona, la sindaca mancinelli sbotta: «È ora di fermarli e punirli»

Vandali, la sindaca Mancinelli sbotta: «Fermiamoli e puniamoli»
ANCONA - Adesso basta. Valeria Mancinelli si schiera al fianco dei cittadini esasperati dai gesti inconsulti dei vandali. Deturpano il fascino millenario del Duomo, imbrattano...

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ANCONA - Adesso basta. Valeria Mancinelli si schiera al fianco dei cittadini esasperati dai gesti inconsulti dei vandali. Deturpano il fascino millenario del Duomo, imbrattano monumenti e palazzi storici, creando murales della decadenza. Insulti, minacce, scarabocchi, nel lessico dei baby-teppisti.

Baby bulli tutti identificati: revocata la messa alla prova ad uno di loro

 

Tornano a colpire in via Scosciacavalli: bottiglie spaccate, spazzatura lasciata in terra, gradini rotti a calci. «Finitela», sbotta il sindaco dorico, che subito resetta lo sfogo: «Il mio è un ruolo preciso, che m’impone di far seguire, a ogni considerazione, un’azione. I proclami alla Salvini non generano soluzioni, servono solo a inasprire le posizioni. Dividono, allontanano». In quel baratro esistenziale definisce un principio, per lei inossidabile: «Vandalismo e branco nascono dall’emarginazione, dal vuoto. La mia preoccupazione è riempirlo di senso».

Lo stop

Vorrebbe annullare in un soffio quei solchi sociali, la Mancinelli. Sfrontati e senza regole, i giovanissimi contro-a-prescindere non hanno paura di nulla. Si accaniscono, ovunque, dal centro alle Torrette. E ritorno. «È fondamentale trovare un modo per bloccare quei ragazzini, spesso minori che si fanno forte della loro impunità. Significa tutelare i diritti di chi è costretto a subire i disagi dei loro gesti». Srotola l’altra metà del manifesto: «È altrettanto sostanziale convincerli a non compiere più quegli atti, che altro non sono che sprezzanti provocazioni».

La cornice

Lo va ripetendo da tempo, il sindaco: «Si deve definire una cornice entro il cui perimetro al fattore repressione va affiancato quello educativo». Difende gli strumenti di tutela, a partire dalle telecamere. «Servono. Nelle strutture sportive dove le abbiamo istallate, i raid di devastazione si sono ridotti. Un deterrente che perde d’intensità quando le spycam sono piazzate nei luoghi della città». Non rinuncia all’ordinanza anti-alcol, la proroga per sei mesi, fino al prossimo 31 dicembre. Un’insistenza, che motiva così: «Si sono stabilizzati alcuni fenomeni che avevano messo a rischio la sicurezza pubblica». Non depotenzia l’efficacia del Daspo urbano, il provvedimento comunale che mette l’off limits su zone e frequentazioni per i più scalmanati.

La sinergia

Rilancia, la Mancinelli, sul valore del procedere in sinergia, strettissima, con le forze dell’ordine. Sottolinea: «Tutte». Non abbassa la guardia, mai. «Il tema della sicurezza - lo ribadisce in ogni occasione - va affrontarlo con una presenza costante sul territorio». Fa fronte comune, nello spazio virtuale di una chat, con i sindaci Pd di tutta Italia, perché «l’emergenza dei baby-vandali è una ferita comune. Assilla moltissime città e si alimenta dell’esibizionismo esaltato dai social». In questa lotta senza quartiere, soprattutto non perde mai la strada maestra. «Dare delle regole significa assumersi la responsabilità, anche di educare». Sempre e comunque.

 

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Corriere Adriatico