I vandali con lo spray padroni del Pincio: imbrattato anche il Monumento alla Libertà

I vandali con lo spray padroni del Pincio: imbrattato anche il Monumento alla Libertà
ANCONA - Che scempio il parco del Pincio: mura pericolanti, panchine inutilizzabili, bagni fuori uso, scritte ovunque, un monumento che ha iniziato ad affossarsi nel terreno. I...

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ANCONA - Che scempio il parco del Pincio: mura pericolanti, panchine inutilizzabili, bagni fuori uso, scritte ovunque, un monumento che ha iniziato ad affossarsi nel terreno. I giardini pubblici di via Circonvallazione sono uno degli angoli più caratteristici di Ancona. Da queste parti è sufficiente raggiungere la sommità del parco per scoprire l’intera città, da Palombina fino al Colle del Cardeto, al centro storico. L’importante è non guardarsi dietro le spalle dove il degrado e l’abbandono sono praticamente di casa. 

 

Lo scenario desolante 

Le mura che costeggiano il Monumento alla Libertà che si trova nella parte più alta del parco del Pincio è un campionario di scritte e sigle a volte incomprensibili realizzate con bombolette di vernice spray. Da queste parti dopo una certa ora si ritrovano dei ragazzini che molto probabilmente aderiscono a determinati gruppi e non esitano a lasciare la propria firma sui muri di contenimento del Monumento. Una zona che anche a causa della siccità è andata incontro ad un certo movimento del terreno che ha finito con l’interessare il basamento del monumento che risulta essere sollevato in alcuni punti. 


Un camminatoio che in altre zone si è spaccato a metà, e la situazione sembra essere peggiorata nelle ultime settimane. I vicini bagni pubblici sono inutilizzabili per questioni igienico sanitarie. Dove non è il Comune a lasciare problemi irrisolti tra ritardi e poca manutenzione, ci pensa il demanio. Da circa un anno e mezzo la mura che costeggia la zona del parco, dai bagni pubblici fino al campo della lunetta, è delimitata da una rete in plastica a causa di alcuni mattoni che sono caduti dalla parte alta della struttura militare facente parte del complesso della Cittadella. Nonostante le tante sollecitazioni, il demanio non ha ancora provveduto ai lavori di messa in sicurezza di queste mura nel frattempo invase dalla vegetazione. Come se non bastasse, c’è poi il problema delle panchine che nell’arco degli anni si sono affossate nel terreno al punto tale che difficilmente vengono utilizzate dalle persone anziane, anche per il fatto che poi alzarsi da queste trappole potrebbe essere un bel problema.

 

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Corriere Adriatico