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ANCONA - Sono state intercettate dagli agenti della questura mentre girovagavano con fare sospetto in corso Carlo Alberto. Hanno destato l’attenzione delle divise delle Volanti perché si muovevano in maniera circospetta, guardando insistentemente i balconi e le finestre delle abitazioni, come a voler prendere le misure di un possibile furto in casa. Fermate in tre, tutte di origine rom tra i 24 e i 25 anni, sono state portate in questura prima che potessero mettere in atto potenziali raid ladreschi.
Il controllo è scattato nella serata di mercoledì in una delle strade principali del Piano.
Se dovessero rimettere piede sul territorio dorico, scatterebbe un’ulteriore denuncia. Il trio di rom è stato fermato in corso Carlo Alberto anche a seguito delle segnalazioni arrivate alle forze dell’ordine da parte dei cittadini. Fin dal tardo pomeriggio avevano visto girovagare senza una precisa meta le tre potenziali ladre, innescando un senso di sospetto e pericolo. Una sensazione dettata anche dal fatto che le giovani donne non erano mai state viste nel quartiere, almeno di recente. Alla fine, per fugare ogni dubbio, i residenti hanno deciso di chiamare le forze della questura. Attorno alle 21, quando ormai il principale boulevard del Piano si era svuotato per l’ora di cena, le rom sono state intercettate e fermate. Non hanno saputo dare alcuna spiegazione circa la loro permanenza in città.
Dalla perquisizione sono poi spuntati fuori gli arnesi da scasso e i soldi in contanti. Il tema dei furti in appartamento è particolarmente scottante durante la stagione estiva, quando – tra ferie, pasti fuori, gite in montagna o al mare – le case vengono lasciate vuote. Un assist per i banditi che, però, nell’ultimo periodo sembrano essere diventati talmente sfacciati da introdursi nelle abitazioni di notte, quando all’interno ci sono i proprietari che dormono. È il caso dei furti accaduti nell’ultimo mese nelle frazioni anconetane, da Sappanico alla zona delle Saline, passando per Ghettarello e Paterno.
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Corriere Adriatico