ANCONA - Sono state intercettate dagli agenti della questura mentre girovagavano con fare sospetto in corso Carlo Alberto. Hanno destato l’attenzione delle divise delle Volanti perché si muovevano in maniera circospetta, guardando insistentemente i balconi e le finestre delle abitazioni, come a voler prendere le misure di un possibile furto in casa. Fermate in tre, tutte di origine rom tra i 24 e i 25 anni, sono state portate in questura prima che potessero mettere in atto potenziali raid ladreschi.
Il controllo è scattato nella serata di mercoledì in una delle strade principali del Piano. La “passeggiata” del trio di donne, di cui una in dolce attesa, è terminata con una denuncia, poiché sono state trovate in possesso di oggetti da scasso. Sotto sequestro sono finiti due giravite a testa piatta di grandi dimensioni e una chiave inglese. Scovati anche, addosso a una delle tre, 350 euro in contanti, ritenuti dagli investigatori un provento illecito. Ma i provvedimenti non sono finiti. Il questore Giancarlo Pallini ha infatti immediatamente firmato nei confronti delle tre rom – domiciliate chi a Ciampino chi ad Aprilia – un foglio di via: per i prossimi tre anni dovranno stare lontane dal capoluogo dorico.
Se dovessero rimettere piede sul territorio dorico, scatterebbe un’ulteriore denuncia.
Dalla perquisizione sono poi spuntati fuori gli arnesi da scasso e i soldi in contanti. Il tema dei furti in appartamento è particolarmente scottante durante la stagione estiva, quando – tra ferie, pasti fuori, gite in montagna o al mare – le case vengono lasciate vuote. Un assist per i banditi che, però, nell’ultimo periodo sembrano essere diventati talmente sfacciati da introdursi nelle abitazioni di notte, quando all’interno ci sono i proprietari che dormono. È il caso dei furti accaduti nell’ultimo mese nelle frazioni anconetane, da Sappanico alla zona delle Saline, passando per Ghettarello e Paterno.