Sappanico, i residenti possono (finalmente) esultare: il rudere delle polemiche verrà demolito

Sappanico, i residenti possono finalmente esultare: il rudere delle polemiche verrà demolito
ANCONA  - Dopo tante polemiche, sit-in, richieste di incontri con l’amministrazione comunale, i residenti di Sappanico possono esultare: il rudere verrà...

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ANCONA  - Dopo tante polemiche, sit-in, richieste di incontri con l’amministrazione comunale, i residenti di Sappanico possono esultare: il rudere verrà finalmente demolito. Tra pochi giorni non ci sarà più traccia di quell’edificio, di proprietà comunale, posto sul margine della carreggiata che caratterizza la strettoia della frazione. L’amministrazione guidata dal sindaco Mancinelli ha, infatti, assegnato l’appalto per la demolizione del rudere. 

 

L’intervento

Si tratta da un intervento da 85 mila euro. Sono in corso le verifiche tecniche sulla ditta che si è aggiudicata l’intervento e, una volta terminate, prenderanno avvio i lavori. Il progetto definitivo prevede la demolizione della parte di edificio in avanzato stato di degrado e già parzialmente crollato e il consolidamento della parte strutturale in comunione con l’edificio confinante.

La bonifica


Parallelamente è anche prevista la bonifica del sito da alcune lastre di eternit. Inoltre si procederà al livellamento del terreno dove era presente il rudere. Nel progetto ha trovato posto anche la manutenzione dell’area asfaltata con la realizzazione di una caditoia per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane. Da ultimo, ci sarà il trasporto e lo smaltimento dei materiali provenienti dalle demolizioni. Era da tanti che i residenti della frazione di Sappanico chiedevano un intervento di messa in sicurezza per un edificio continuamente a rischio crollo. Per il rudere e altre criticità legate al degrado, i residenti erano più volte scesi in strada, con striscioni e cori. 


L’iter che porterà all’abbattimento è stato lungo e travagliato. C’è voluto nell’estate del 2021 anche il parere della Soprintenza affinchè certificasse che l’immobile non fosse di interesse culturale. Si tratta di un edificio ormai dismesso da oltre messo secolo, che il Comune aveva acquistato nel 2008 per circa 200mila euro nell’ambito di una permuta avviata con un privato. Dopo l’abbattimento si aprirà un nuovo capitolo: che fare di quell’area? Anni fa, dopo i primi crolli e l’intenzione di demolire il rudere, si era parlato di un progetto che potesse trasformare la superficie in un parcheggio. La decisione spetta al Comune.


 

 

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Corriere Adriatico