ANCONA La mente annebbiata dall’alcol e da chissà quali altre sostanze deve averli spinti a credere che quel quadro fosse prestigioso come una Gioconda. Forse...
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Erano così determinati che non si sono fatti problemi a picchiare selvaggiamente il proprietario e un finanziere intervenuto in suo aiuto. Entrambi sono finiti all’ospedale e dimessi con 7 giorni di prognosi ciascuno. Gli aggressori ora sono a Montacuto dopo l’arresto eseguito dalle volanti. Dovranno rispondere di tentata rapina in concorso, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale gli anconetani. Sono stati acciuffati dalla polizia in piazza Roma mentre scappavano. Erano le 19,30 di martedì quando Marco Puca, 44 anni, pittore e corniciaio, era uscito dal suo atelier di piazza Pertini e passeggiava verso l’auto con il suo collaboratore. In corso Garibaldi il loro sguardo ha incrociato quello dei due balordi.
«Si vedeva che erano alterati, puzzavano di alcol - ha riferito l’artista in Questura -. Prima hanno cominciato a proferire frasi senza senso, poi hanno cercato di impossessarsi con forza del quadro». La tela si trovava tra le braccia del collaboratore, che è stato strattonato ma ha resistito. «Accelera il passo, andiamocene» l’ha esortato il pittore. Troppo tardi. Uno dei due giovani ha strappato dalle mani di Puca un ombrello con cui l’ha colpito alla testa. «Sono caduto a terra e quelli hanno continuato a colpirmi con calci alla testa, impedendomi di rialzarmi» mentre urlavano al collaboratore: «Dacci il quadro!».
Provvidenziale l’intervento di alcuni passanti e di un finanziere in borghese, un 46enne napoletano in servizio ad Ancona che ha subito mostrato il tesserino. Sembravano essersi calmati, ma all’improvviso uno dei due si è scagliato contro il militare, colpendolo con un pugno al volto, da dietro, mentre era al telefono con la sala operativa. Il finanziere ha avuto la forza di rialzarsi e rincorrere gli aggressori, scappati alla vista dei lampeggianti delle volanti che li hanno fermati in piazza Roma. Nella notte sono scattati gli arresti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico