Trasporti vergogna: sul bus stretti come le sardine e i contagi in un attimo si moltiplicano

Trasporti vergogna: sul bus stretti come le sardine e i contagi si moltiplicano
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ANCONA  - «Adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine». Già. Puoi può anche accadere che le raccomandazioni dell’Istituto superiore della Salute debbano fare i conti con un viaggio in bus dove la sensazione non è proprio quella di una capienza al 50%. Con studenti, impiegati, docenti e professionisti che si ritrovano a guardarsi a vista per cercare di distanziarsi il più possibile. Viaggio sfortunato? Casualità? Forse. 

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Fatto sta che ieri mattina alle 7.35 sulla linea 6, come dimostrano le foto accanto, la situazione viaggiava oltre i limiti di sopportazione degli utenti (e il giorno prima, e quelli prima ancora la situazione era identica). E visto che Ancona e la sua provincia sono sotto stretta osservazione per l’aumento dei contagi, il viaggio è stato accompagnato da uno stato d’ansia e preoccupazione. Ma gli steward alla fermata? E il controllo della capienza al 50%? Forse ieri mattina il transito dalla stazione alle principali fermate della linea 6 è deragliato su un tracciato non in linea con i parametri previsti?


«Su 200 corse 199 sono ottime e una può risultare con un imprevisto» afferma Muzio Papaveri, presidente Conerobus, da un anno in prima linea per far viaggiare in sicurezza i passeggeri. «La linea 6 è una di quelle ad alto utilizzo - sottolinea Papaveri - Io stesso giovedì alle ore 8 ho voluto verificare di persona l’andamento delle cose. E le posso assicurare che in pochi minuti c’erano tre mezzi, anche ravvicinati, con a bordo complessivamente 30 persone. Noi da un anno lavoriamo con la massima attenzione con gli autisti che in tempo reale devono comunicare alla centrale se il mezzo si avvicina alla capienza del 50% e mettendo steward alle fermate. Ma non possiamo essere su tutte le linee, su tutti i mezzi e ad ogni fermata - afferma Papaveri - Fermo restando che non possiamo pensare che non ci siano problemi, chiediamo anche collaborazione e responsabilità da parte degli utenti. La linea 6 ha frequenze anche di 4-5 minuti e per questo se si giudica un mezzo troppo affollato si può aspettare quello successivo con un’attesa minima. Quotidianamente eseguiamo controlli e campionamenti statistici molto rappresentativi e in nessuna linea abbiamo registrato livello di riempimento superiori a quanto previsto dal decreto». Monitoraggio effettuato anche dal Comune che ha messo in campo vigili urbani e volontari della protezione civile. Tanto da aver dimezzato le iniziali 12 fermate critiche per l’ingresso/uscita degli studenti. «Ma da lunedì non potremo più garantire l’operatività di Polizia locale e volontari - afferma Stefano Foresi, assessore alla Protezione civile - anche perché c’è da gestire la campagna di vaccinazione. Servirebbero fondi ad hoc per l’utilizzo di steward».

 

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Corriere Adriatico