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ANCONA Cos’altro dovrà succedere prima che qualcuno decida di porre davvero un freno ai teppisti di Torrette e magari punirli per le loro scorribande? Il palazzo viola è in mano a gruppi di bulli che si sentono padroni del mondo o, almeno, dell’immobile in degrado e trasformato nel loro covo.
Il blitz
L’ultimo grido d’allarme che si è alzato dal centro commerciale del quartiere è arrivato da Luciana Sartini e Tiziana Trozzi, parrucchiere titolari del salone “Il bello dei capelli”. Ieri mattina, quando hanno riaperto il negozio dopo il weekend e il lunedì di riposo, hanno trovato la porta antisfondamento all’ingresso in frantumi. Qualcuno ha tentato di abbattere il vetro con un sasso che è stato trovato lì fuori. D’istinto le due socie hanno chiamato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per verificare il danno. «Ladri? Non credo proprio.
Le bravate
Chissà, forse sono gli stessi che nei giorni scorsi hanno contribuito ad aumentare il tasso di devastazione del centro commerciale. Qualcuno si è divertito a tagliare i fili della luce, costringendo gli ambulatori al secondo piano a restare senza elettricità. Altri hanno pensato bene di attivare un estintore all’interno dell’ascensore. Identica bravata l’avevano compiuta qualche tempo fa nel parcheggio. La ricorda bene il dottor Pierfrancesco Rossi, titolare della farmacia ai piedi del palazzo viola. «Stavo per andare a sbattere mentre entravo in garage con la mia auto perché era buio e la polvere degli estintori fa un effetto ghiaccio - racconta -. Purtroppo qui il degrado è costante e la situazione è peggiorata negli anni, anche se devo dire che i vigili urbani controllano gli accessi alla piazza e ogni tot passano anche i carabinieri. Ma non c’è limite, purtroppo, alla stupidità di questi ragazzi che si divertono così e forse non si rendono conto della gravità delle loro condotte». L’intero centro commerciale di Torrette, pieno di locali sfitti, è stato tappezzato di scritte oscene sui muri.
Il tiro al bersaglio
La terrazza con vista ospedale è diventato un punto di ritrovo per le bande di giovani che passano il tempo a bere, drogarsi e ogni tanto a fare il tiro al bersaglio, lanciando sassi contro le auto in sosta. L’episodio più grave? L’estate scorsa quando un uomo è stato inseguito fin sotto casa e pestato da un gruppo di adolescenti: tre di loro (tra cui un minorenne) erano stati denunciati dalla polizia, ma la beffa è che pure il 60enne è stato deferito per aver alzato le mani contro quei giovani terribili.
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Corriere Adriatico