OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - Procede per gradi Antonello Maraldo. A tutti gli operatori sanitari dell’azienda che non sono ancora vaccinati, rinnova l’invito a farlo. Offre le istruzioni per l’uso: prenotarsi presso il centro dedicato di Torrette che, a giorni, si trasferirà dal quinto piano a meno uno. Al terzo punto, il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti mette in guardia: «Oltre all’obbligo, e a tutta la procedura che ne deriva, c’è il rischio potenziale che i nostri dipendenti possano essere oggetto anche di altre forme di responsabilità: civile, penale, erariale e disciplinare».
LEGGI ANCHE:
Effetto vaccino sui ricoveri: il virus Sars-Cov-2 circola ancora, ma i reparti Covid si svuotano
Col passaggio che segue arriva alla sostanza, ai numeri di chi potrebbe essere davvero in bilico su quel filo. Con una premessa: «Il termine no vax va usato in maniera ragionata. Non tutti si dovevano vaccinare». Si affida a un esempio: «Tra ottobre 2020 e marzo 2021 abbiamo avuto 160 dipendenti che si sono positivizzati: si devono immunizzare, ma solo trascorso un certo lasso di tempo».
Riordina le cifre: «Concretamente ne contiamo circa 400, che non hanno ricevuto alcuna dose, un numero dal quale devo togliere quei 160 che sono risultati contagiati, e altrettanti che erano in malattia o in aspettativa lunga».
Sull’altro fronte della battaglia al Coronavirus ci sono gli Ospedali Riuniti che allentano lo stato di emergenza. Anche ieri dei 91 posti Covid quelli occupati erano meno di quelli liberi: 42 contro 49. In particolare a Torrette nei reparti ordinari il rapporto era di 20 a 20; nella semintensiva a 7 letti presi ne corrispondevano 14 ancora a disposizione. In rianimazione tornava a invertirsi l’ordine: 10 a 8. Al Salesi i ricoveri da contagio erano 5 in tutto: 4 nel reparto ordinario e uno in intensiva. Va attenuandosi ormai da settimane la tensione, alla quale corrisponde una graduale ripresa di ciò che era consueto nell’era pre-pandemia. Mercoledì scorso c’è stata una riunione tra i dirigenti (generale, amministrativo e sanitario, la triade Caporossi-Maraldo-Pasqualucci) e i responsabili di alcuni reparti di area chirurgica per tentare di incrementare, dai prossimi giorni, l’attività delle sale operatorie.
Un’accelerazione parziale, che potrebbe tradursi, al massimo, in nove operazioni in più a settimana. Una dato, è la voce che si leva dalle corsie, per ora solo tendenziale. «Avremmo spinto di più - fa notare Maraldo - se avessi avuto maggiori garanzie sul ritorno più rapido alla normalità. Ha prevalso l’equilibrio della prudenza. Per evitare di ripiombare in una situazione diffusa di recrudescenza del Covid». Avanti, piano.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico