ANCONA - Peggior rientro dalla villeggiatura era difficile immaginarlo. Quando hanno aperto la porta di casa, hanno scoperto una verità amara: la visita dei ladri,...
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Difficile collocarlo temporalmente: la coppia di anconetani non metteva piede in città da circa una settimana. I malviventi non hanno avuto pietà. Si sono intrufolati nel palazzo di via Manzoni, nel quartiere di Tavernelle, e utilizzando degli attrezzi da scasso hanno manomesso la serratura della porta blindata. Una volta entrati, hanno rovistato in armadi e cassetti trovandola chiave della cassaforte.
Dalla cassetta di sicurezza hanno prelevato tutto ciò che vi era custodito: anelli, catenine d’oro, orecchini. Gioielli dall’importante valore economico, ma soprattutto affettivo per i proprietari: erano i ricordi di una vita, del loro matrimonio, dei genitori. Per la coppia di pensionati è stato uno choc. Subito hanno chiamato le forze dell’ordine per denunciare il furto, ma rintracciare i banditi è stato impossibile: non hanno lasciato impronte digitali, non ci sono telecamere né testimoni in zona. Nessuno ha notato movimenti o persone sospette. Inoltre, non si sa neppure a quando risalga esattamente il blitz. La figlia, su Facebook, si è lasciata andare a un duro sfogo. «Grazie per aver derubato la casa dei miei genitori, grazie per aver portato via le poche cose a loro care - ha scritto in un post amaro -. Ricordi affettivi, soprattutto. Se questo vi ha fatto star bene, beh vi dico solo che avete fatto star male persone che non se lo meritavano». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico