Ancona, tirassegno per gioco dei baby teppisti. Sassi sulle auto, sette ragazzini nei guai

Tirassegno per gioco dei baby teppisti. Sassi sulle auto, sette ragazzini nei guai
ANCONA Una folle roulette russa. Lanciavano le pietre, anche massi da 4-5 chili, dalla collina del parco del Monumento di Castelfidardo per farle arrivare fino alla strada,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA Una folle roulette russa. Lanciavano le pietre, anche massi da 4-5 chili, dalla collina del parco del Monumento di Castelfidardo per farle arrivare fino alla strada, noncuranti del passaggio delle auto. Tre erano rimaste danneggiate. Perché i “proiettili”, in alcuni casi, avevano sfondato i finestrini. Quei giorni di fine aprile 2021, quando ancora l’Italia era alle prese con le limitazioni anti-Covid, potevano trasformarsi in tragedia. Non lo sono diventati solo perché, per fortuna, nessun conducente era rimasto ferito dai lanci meschini. 

 


Il procedimento

Dietro a quel gioco pericoloso, stando alla procura dei minorenni sulla scorta delle indagini dei carabinieri della Compagnia di Osimo, ci sarebbe stato un gruppetto composto da sette ragazzini, tutti residenti in Val Musone e di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Ora sono sotto inchiesta al tribunale di via Cavorchie per danneggiamento aggravato. Si sono conclusi da poco gli interrogatori davanti agli inquirenti, nel corso dei quali i ragazzi hanno potuto fornire la propria versione dei fatti. La procura ha deciso di prorogare ulteriormente le indagini. Forse, il cerchio non si è ancora chiuso del tutto. I sette teppistelli avrebbero agito per noia, mettendo in atto quello che per loro sarebbe stato solamente un gioco, non consci della possibilità di poter far del male a qualcuno. Le indagini dei carabinieri erano state avviate dopo le segnalazioni e le denunce sporte dai danneggiati. L’allarme, all’epoca dei fatti, era corso anche sui social. Tanti utenti, alcuni dei quali scampati al pericolo, avevano messo in guardia i cittadini sulla pioggia di pietre caduta dalla collina del Monumento della cittadina famosa per le fisarmoniche. La procura contesta almeno tre diversi episodi di danneggiamento, capitati in via della Stazione. In due casi i massi avevano infranto i finestrini, in un altro la pietra era piombata sul tettuccio della vettura. Dopo essere state colpiti, i veicoli si erano fermati, con i conducenti sotto choc per quello che sarebbe potuto succedere nel caso la pietra avesse colpito il parabrezza o avesse raggiunto una persona all’interno dell’abitacolo. Fortunatamente, nessuno era rimasto ferito. 

Gli accertamenti

Dopo le denunce e le segnalazioni, i carabinieri si erano organizzati con degli appostamenti ed avevano estrapolato le immagini del sistema di videosorveglianza del Parco delle Rimembranze. Le spycam sono state determinanti per risalire alla comitiva composta dai sette ragazzini. Lungo la scarpata, oltre i sentieri ufficiali del parco cittadino, era stata allestita una vera e propria postazione di lancio: tronchi e secchi di plastica usati come sgabelli; due bidoni della vernice pieni di pietre, presumibilmente i detriti recuperati dal cantiere per la riqualificazione del Monumento; attorno involucri di snack e bevande comprate in un supermercato della zona con tanto di busta e scontrino. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico