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ANCONA - Un’altra pioggia di euro per piallare le strade del capoluogo. La Giunta ha deliberato il piano degli asfalti 2022, stanziando 3,3 milioni per quattro lotti, tre da 900mila euro ciascuno e l’ultimo da 600mila euro. Dal centro alla periferia, fino alle frazioni, il Comune punta ad accontentare tutti, inclusi gli anconetani che da sempre si sentono cittadini di serie B perché attendevano da anni manutenzioni-miraggio che tra qualche mese, finalmente, diventeranno realtà.
L’esempio più lampante è via Di Vittorio, una delle strade più devastate della zona sud. Verrà rattoppata nell’ambito del terzo lotto di lavori che comprende via della Ricostruzione, via Maggini, via Montale, un tratto della Strada Vecchia di Pietralacroce e alcune strade delle frazioni, a Gallignano, a Montesicuro (dal cimitero all’Aspio) e il collegamento tra Candia e l’Aspio. In sala trucco finiranno anche diverse strade del centro, dal rione Adriatico (via De Bosis, via Friuli, via Montesanto e un tratto di via Piave) a Torrette (via Lambro), passando per Tavernelle (vie Petrarca, Ungaretti, Verga e parte di via Volta), fino a un segmento di via Veneto e via Zuccari, via Pesaro e via Maestri del Lavoro: rientrano tutte nel primo lotto da 900mila euro. La martoriata via Isonzo è stata inserita nel secondo dei quattro lotti (anche questo da 900mila euro) insieme a tratti di via Primo Maggio alla Baraccola e della Strada Vecchia del Pinocchio, che era già stata parzialmente sistemata in passato, ma resta in pessime condizioni. Infine, 600mila euro sono stati destinati per livellare l’asfalto di via del Castellano e di due strade horror del centro, cioè via Calatafimi e la parte alta di corso Mazzini, tra piazza Cavour e via Marsala, dove anche solo passeggiare tra le bancarelle del mercato è diventato un rischio, vista la presenza di buche da paura.
«Tutti gli interventi verranno appaltati entro il 2021 e poi realizzati nel 2022», garantisce l’ingegner Paolo Manarini, assessore ai Lavori pubblici. «Sistemeremo gli asfalti più vetusti, dove gli ammaloramenti delle parti stradali sono più evidenti - spiega -.
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Corriere Adriatico