ANCONA - Una ragazza presa in giro dai compagni di classe e costretta a dimagrire perché considerata troppo grassottella. Un’altra ha dovuto chiudere il suo profilo...
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A tenere banco sono state le storie dei ragazzi, molti dei quali minori, che per quasi tre ore hanno discusso su temi delicati, sempre meno sporadici all’interno di gruppi scolastici e nella rete, insidiosa e oscura, dei social network. Per informare gli alunni sulle conseguenze legate al bullismo e all’uso improprio del web sono saliti in cattedra due esperti: Luca Russo, analista forense e presidente dell’associazione Ragazzi in Rete, e Laura Seveso, giudice del Tribunale dei Minori. L’incontro ha anche fatto luce sulle leggi che regolamentano i reati informatici. Tra i più diffusi ci sono casi di furto di identità, pedopornografia, minacce e molestie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico