Dai complimenti alle minacce sui social in un amen, poi si mette a pedinarla: cartellino giallo del questore allo stalker

Dai complimenti alle minacce sui social in un amen, poi si mette a pedinarla: cartellino giallo del questore allo stalker
ANCONA - Passava dai corteggiamenti agli insulti sui social in tempo record. «Che occhi stanchi hai, posso fare qualcosa per te?», le chiedeva su Instagram,...

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ANCONA - Passava dai corteggiamenti agli insulti sui social in tempo record. «Che occhi stanchi hai, posso fare qualcosa per te?», le chiedeva su Instagram, commentando una foto appena pubblicata. E subito dopo la carineria si trasformava in insulti e minacciosi avvertimenti, del tipo: «Prima o poi te la faccio pagare». 

 

La paura 

Ma lei, 40enne della provincia di Ancona, ha cominciato a spaventarsi davvero quando l’ex fidanzato, oltre a tampinarla sul web, si è messo a pedinarla. Più volte l’ha incrociato fuori dal suo ufficio, terminato il turno di lavoro: organizzava improvvise comparse nel tentativo di parlarle e riavvicinarsi a lei. Ma al primo “no”, perdeva la pazienza, tra urla e insulti. Alla fine la donna, esausta e impaurita, ha deciso di rivolgersi alla polizia, raccontando il suo stato di ansia e frustrazione a cui l’aveva condotta il suo ex, che non accettava la fine della loro love story tumultuosa, fatta anche di percosse e maltrattamenti, a detta della vittima. Uno stato d’angoscia così profondo che ha dovuto ricorrere a cure mediche. Ora il questore Cesare Capocasa ha estratto il cartellino giallo all’indirizzo dello stalker 40enne: un ammonimento con cui gli intima ad interrompere ogni tipo di contatto e condotta lesiva nei confronti dell’ex, avvertendolo del fatto che, in caso di violazione del provvedimento, verrà denunciato, indipendentemente dalla volontà della donna. 

You Pol

Oltre all’ammonimento, un altro importante strumento di contrasto alla violenza domestica è rappresentato da You Pol, l’app per cellulari nata per contrastare bullismo e spaccio nelle scuole, ma il cui uso ha avuto una progressiva espansione. Le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma per l’utente è possibile modificare il luogo in cui sono avvenuti i fatti e chiamare direttamente il Nue 112, anche in forma anonima. Il questore invita tutti a scaricare l’app You Pol: «Vinci le tue paure, i tuoi dolori, la tua vergogna - dice Capocasa -, non sei sola, noi ci siamo sempre». 

 

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Corriere Adriatico