Ancona, stalker torna dall'ex e riparte subito l'incubo: «Diffondo le tue foto hard»

Ancona, stalker torna dall'ex e riparte subito l'incubo: «Diffondo le tue foto hard»
ANCONA - Dopo il patteggiamento per stalking, riallaccia il rapporto con la sua ex compagna, ma l’idillio ritrovato dura poco. Lui riprende a perseguitarla, viene denunciato...

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ANCONA - Dopo il patteggiamento per stalking, riallaccia il rapporto con la sua ex compagna, ma l’idillio ritrovato dura poco. Lui riprende a perseguitarla, viene denunciato e finisce ancora sotto processo. Il circolo vizioso di amore e ossessione è al centro del procedimento penale che ha per protagonista uno jesino di 36 anni. Lo scorso febbraio, davanti al gup Paola Moscaroli, l’uomo ha patteggiato 13 mesi di reclusione, pena sospesa, per le lesioni personali e gli atti persecutori inflitti all’ex compagna tra la primavera e l’autunno del 2018. Tra le contestazioni c’erano pedinamenti, scenate di gelosia terminate con un’aggressione fisica, appostamenti e l’invio alla vittima della foto di una corda e della sua abitazione. Il classico schema dello stalking, in cui il 36enne avrebbe rivestito il ruolo di fidanzato-padrone. Una volta uscito dal tribunale dopo aver pattuito con il giudice la pena, il 36enne ha provato a relazionarsi di nuovo con l’ex compagna, una 30enne assistita dall’avvocato Andrea Boria.

 

A marzo, le cose sono di nuovo precipitate. Secondo quanto ricostruito dalla procura, l’uomo avrebbe di nuovo tormentato la vittima, arrivando persino a minacciarla di diffondere foto e video che la ritraevano nuda o comunque in atteggiamenti intimi se lei non avesse accettato di vederlo per l’ultima volta. Inoltre, secondo quanto raccontato dalla donna, l’ex avrebbe ripreso a inseguirla con l’auto, pedinarla e fare appostamenti sotto casa di lei. Vengono contestate anche una serie di minacce perpetrate attraverso messaggi. «Ti riempio la faccia di cazzotti e ti porto dai carabinieri tutta sporca di sangue» le avrebbe detto lui in un sms. Non mancano all’appello del campo d’imputazione ingiurie, insulti e aggressioni in cui la vittima sarebbe stata afferrata per il collo e immobilizzata. Per il nuovo procedimento aperto per stalking, il sostituto procuratore Valentina Bavai ha chiesto il giudizio immediato. La prima udienza del processo si terrà l’11 settembre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico