Sparatoria a Posatora, si allarga l'inchiesta: indagata la compagna del fuggitivo ferito da un carabiniere

Il foro nell'auto del fuggitivo provocato dal proiettile esploso dalla pistola del carabiniere a Posatora
ANCONA - Si allunga la lista degli indagati per la sequenza da Far West andata in scena a Posatora la notte dello scorso 5 marzo, con una Polo in fuga, il tentativo di...

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ANCONA - Si allunga la lista degli indagati per la sequenza da Far West andata in scena a Posatora la notte dello scorso 5 marzo, con una Polo in fuga, il tentativo di investimento ai danni di un carabiniere e due colpi sparati dalla pistola d’ordinanza. La procura ha indagato a piede libero anche la compagna del fuggitivo, la donna anconetana di 51 anni che si trovava come passeggera sulla Polo che aveva terminato la sua corsa in via del Fornetto. Nei suoi confronti è stato ipotizzato il reato di resistenza a pubblico ufficiale. È in concorso con il compagno, 53enne osimano, a cui è stato anche contestato il danneggiamento aggravato, perché avrebbe tentato di speronare la Gazzella dei carabinieri.

 

La coppia è difesa dall’avvocato Ennio Tomassoni. Il 53enne verrà interrogato dai carabinieri del Nucleo Investigativo la prossima settimana, considerando che ora le condizioni di salute lo permettono. Era stato infatti raggiunto da un proiettile nella parte bassa della schiena, ferita per cui è stato necessario asportare un rene. Il primo colpo sparato dal brigadiere - che in quel momento rischiava di essere investito dalla Polo che stava facendo retromarcia - aveva raggiunto il paraurti; il secondo aveva perforato il bagagliaio e i due sedili, per poi raggiungere al fianco destro il 53enne. Proprio a causa dell’operazione che ha comportato l’asportazione dell’organo, d’ufficio è indagato per lesioni anche il carabiniere che avrebbe fatto fuoco per difendersi. Nell’inseguimento lui e il suo collega sono rimasti feriti: entrambi avevano riportato ferite giudicate guaribili in 15 giorni. L’allarme era scattato in via della Grotta, quando la Polo non si è fermata all’alt intimato dai carabinieri. Era scattato l’inseguimento per via Ascoli Piceno e poi in via Offagna, dove sono stati esplosi i colpi. In via del Fornetto il 53enne aveva perso il controllo, schiantandosi contro uno spartitraffico.

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Corriere Adriatico