Ancona, spaccio di droga, è allarme nelle scuole: «Non lasciamo sola quell'insegnante»

Ancona, spaccio di droga, è allarme nelle scuole: «Non lasciamo sola quell'insegnante»
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ANCONA «Il Podesti-Calzecchi Onesti è una scuola di frontiera, dove confluiscono ragazzi che appartengono spesso a zone di fragilità sociale. Va supportata e sostenuta con strumenti idonei. I docenti non vanno lasciati soli». Sono le parole del Garante regionale dei diritti della persona, l’avvocato Andrea Nobili, in merito ai due episodi allarmanti avvenuti nel giro di pochi giorni alla scuola di Passo Varano: il ritrovamento di alcuni grammi di marijuana in una classe (con tanto di aggressione a una professoressa) e la sedia incendiata all’interno del bagno per disabili. 


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Due fatti che non possono far altro che aprire un capitolo su quello che è il disagio giovanile e la vicinanza dei ragazzi al mondo degli stupefacenti. Un capitolo, ovviamente, che non è riferito solo al Podesti, ma a tutto il circuito scolastico. «Quello della droga – afferma Nobili – è un problema serio, soprattutto quando si parla di minorenni. Sono sempre più convinto che si debba agire sulla prevenzione, lo strumento più importante che hanno gli attori istituzionali è il dialogo: bisogna parlare con i ragazzi per far capire loro che il consumo di stupefacenti è dannoso».
 
In alcune scuole, le scene di spaccio sono all’ordine del giorno, così come il ritrovamento delle dosi di droga nei luoghi più impensabili. Dialogo sì, ma anche interventi mirati eseguiti dalle forze dell’ordine. Dieci giorni fa, fuori dall’Itis di Torrette la polizia ha beccato uno studente di 18 anni con una ventina di grammi di marjuana e un bilancino elettronico di precisione. Una settimana prima – il 14 ottobre – l’Unità Cinofila della polizia era intervenuta proprio al Podesti per un controllo lungo il perimetro dell’istituto: era stato fermato un 19enne anconetano in possesso di circa 5 grammi di hashish. L’ultimo episodio, il 24 ottobre, con le palline di cannabis rinvenute nel vano elettrico di una classe del secondo anno, trovate dalla prof spintonata dallo studente che stava presidiando il nascondiglio.
«In certe situazioni – prosegue il garante – i docenti non possono essere lasciati soli. Non si può pretendere da loro quello che è compito di altri. Bisogna stare vicini alla scuola, ma al tempo stesso non si deve tirare indietro quando viene chiamata a partecipare a un progetto. Mi riferisco alla mancata sottoscrizione da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale del protocollo che dovrà portare alla creazione dell’Osservatorio per il disagio adolescenziale e giovanile. Speriamo che il dirigente possa tornare sui suoi passi».
La segnalazione al ministro

Ma, intanto, il garante ha provveduto a segnalare la questione al Ministero dell’Istruzione. Il protocollo verrà firmato, oltre che dall’ufficio presieduto da Nobili, dalla Regione Marche, Anci, Tribunale per i Minorenni, Procura della Repubblica e Asur. Lunedì prossimo, Nobili sarà proprio al Podesti: «Con la dirigente delle Politiche Sociali del Comune e la preside dell’istituto ci sarà un incontro programmato da tempo in merito alle attività che si possono mettere in campo per fronteggiare l’emergenza del disagio giovanile». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico