Viveva sepolta in casa da rifiuti e cianfrusaglie, soccorsa un'accumulatrice seriale: portata all'ospedale

I soccorsi per l'accumulatrice seriale
ANCONA - In stato di abbandono, con la casa piena di rifiuti: è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per soccorrere una donna di 77 anni. Il fatto...

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ANCONA - In stato di abbandono, con la casa piena di rifiuti: è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per soccorrere una donna di 77 anni. Il fatto è accaduto dalle parti di via Matteotti e ha visto arrivare sul posto due mezzi dei pompieri, l’automedica del 118 e un equipaggio della Croce Gialla di Ancona, oltre ad una volante della Questura.

 

 
Schiva e solitaria, la donna da tempo si era chiusa in se stessa evitando contatti con il mondo esterno. Una situazione nota da tempo nel condominio, ma nella giornata di ieri alcune persone per l’ennesima volta hanno avvertito un odore piuttosto sgradevole provenire dall’appartamento. Da qui la decisione di mettersi in contatto con il 112, numero unico dell’emergenza territoriale. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, non c’è stato verso di farsi aprire la porta di casa. A quel punto ci hanno pensato i vigili del fuoco che sono passati da una finestra. In tanti hanno temuto il peggio anche per il fatto che i pompieri hanno indossato una maschera al volto collegata alla bombola di ossigeno. All’interno dell’appartamento vi era la donna in uno stato di totale abbandono. Un’accumulatrice seriale a tutti gli effetti: basti pensare che nel locale gli stessi pompieri hanno avuto difficoltà a muoversi. Una volta aperta la porta di casa - e anche qui è stato necessario creare un minimo di spazio - la donna in condizioni igenico-sanitarie alquanto precarie è stata affidata alle cure del personale sanitario. Una volta tranquillizzata, la 77enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette anche per il fatto che lamentava delle lesioni cutanee alle gambe. A tirare un sospiro di sollievo, i residenti del palazzo che ora sperano in cuor loro che l’intera vicenda venga seguita dai servizi sociali del Comune.

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Corriere Adriatico