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ANCONA - Manuela Caucci, Orlanda Latini e Marina Taus. Sarebbero queste le quote rosa della giunta Silvetti. Mancherebbe, però, l’ultima casella per completare il 40% delle figure femminili nella squadra di governo, come previsto dalla legge sul gender balance. L’incognita, al momento, sarebbe sulla donna che andrebbe a ricoprire la delega alla cultura. Da indiscrezioni sembrerebbe essere un profilo tecnico, esterno alle liste. Parrebbe, inoltre, che il sindaco nei giorni scorsi abbia interloquito con due figure che rispecchierebbero a pieno la caratteristiche richieste per ricoprire quel ruolo.
I curriculum
Ormai blindate tre nomine in rosa. Manuela Caucci, classe 1965, eletta in Consiglio nella lista del sindaco, Ancona Protagonista, è un’avvocatessa esperta di tutela del minore. Da gennaio 2019 è Presidente dell’Osservatorio Nazionale del Diritto di Famiglia – Sezione territoriale di Ancona, di cui era membro sin dal 2004, e da gennaio 2018 si occupa prevalentemente di diritto di famiglia e minorile.
Famiglia e sanità
Funzionario della Regione Marche, 50 anni, la Latini è mamma di quattro figli e cresciuta nel quartiere di Posatora. Dal 2019 è Vice Presidente del Consiglio Territoriale di Partecipazione (CTP) n. 5 del Comune di Ancona, da diversi anni cuoca nei campi scuola per i ragazzi della Parrocchia, volontaria del Centro Papa Giovanni XXIII, e molto attiva negli eventi organizzati nel quartiere di Montedago dove vive. Mentre Marina Taus, 58 anni, candidata con la Lega, è una dottoressa: dirigente medico della Sod di Dietetica e Nutrizione Clinica agli Ospedali Riuniti di Ancona. Direttore Sos Coordinamento nutrizione artificiale ospedaliera e domiciliare. Autrice di oltre 200 pubblicazioni scientifiche in riviste nazionali e internazionali. Anche per lei un posto in giunta, ma viste le sue skills potrebbe crearsi un conflitto di interessi con i Servizi sociali che andrebbero a Manuela Caucci.
Le deleghe
In cassaforte anche le nomine in giunta di Giovanni Zinni, Angelo Eliantonio, Daniele Berardinelli e Marco Battino. Zinni, politico con alle spalle esperienze in consiglio comunale e regionale, sembrerebbe molto vicino alle deleghe Bilancio e Patrimonio. Per Eliantonio il Turismo e molto probabilmente anche le Attività produttive, delega che in un primo momento si era ipotizzata per Berardinelli. A Battino l’assessorato a Università, Politiche giovanili, Start-up ed Economia giovanile. E poi Stefano Tombolini, già sfidante di Valeria Mancinelli nel 2018 poi uscito sconfitto al ballottaggio, intorno a cui aleggiano le deleghe ai Lavori pubblici e Urbanistica. Delle due, l’una. L’altra partita riguarda lo scranno del Presidente del Consiglio comunale. Una poltrona per due, perché a contendersi quel ruolo potrebbero essere Francesco Bastianelli (FdI) e Arnaldo Ippoliti (Ancona Protagonista). Due figure di esperienza, entrambi con alle spalle anni e anni di opposizione in aula consiliare. Per Patrizia Serangeli, consigliera eletta con Fratelli d’Italia, sembrerebbero scendere le quotazioni per un possibile assessorato, mentre potrebbe andare all’amministrazione di AnconaEntrate. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico