ANCONA – Due detenuti del carcere di Montacuto trovati in possesso di due cellulari di piccole dimensione. La denuncia arriva dal sindacato della Polizia Penitenziaria...
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Donato Capece, segretario generale del Sappe punta il dito contro il sistema della “vigilanza dinamica”: “Questi sono i frutti di una sorveglianza ridotta in conseguenza della cervellotica vigilanza dinamica, dell’autogestione delle carceri e dai numeri oggettivi delle carenze di organico del Reparto di Polizia Penitenziaria di Ancona Montacuto, dove sono in servizio 115 poliziotti rispetto ai 176 previsti nonostante una popolazione detenuta sempre in aumenta, oggi arrivata a 315 presenze. Da anni sollecitiamo il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ad adottare interventi concreti per impedire l’uso di cellulari indebitamente introdotti in carcere come, ad esempio, la dotazione ai Reparti di Polizia Penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l'indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico