OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA Una violenza consumata nell’oscurità del parco Pacifico Ricci, frequentato di notte da spacciatori e tossici. La richiesta di prestazioni sessuali in cambio della droga, poi la scusa di un accendino che, nel buio, non si trovava. Quindi l’assalto hard, fomentato dai fumi dell’eroina. Le bastonate sulle gambe, gli schiaffi, le mani dappertutto. Solo all’ultimo si è fermato, risparmiandola dallo stupro, grazie anche all’intervento di un terzo ragazzo che ha preso le difese della vittima.
I fatti
Per quegli abusi sessuali ieri è stato condannato a due anni di reclusione un 24enne originario del Ghana, assistito dall’avvocato Elena Martini.
La scusa
«Con la scusa di cercare un accendino mi ha messo le mani addosso - ha raccontato la 26enne in aula -. Poi mi ha colpito alle gambe con un bastone e mi ha presa a schiaffi». Il ghanese, a detta della vittima, era una furia. Voleva per forza essere pagato, ma all’ennesimo rifiuto l’avrebbe scaraventata a terra per poi spogliarla, strappandole via i pantaloni e la biancheria intima. Infine ha desistito, anche perché il terzo straniero, che ha assistito alla scena (ma pure lui è irreperibile) ha provato a fermarlo, rimediando un pugno in faccia. Quindi è scappato, mentre la 26enne, sotto choc, è andata all’ospedale per farsi medicare. E denunciare l’orrore vissuto.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico