ANCONA - Prende in affido una carrozzina in ospedale, la madre però accusa un malore ai poliambulatori, quanto basta per finire in pronto soccorso. La direzione sanitaria...
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A questo punto l’anziana viene portata con la figlia nella zona dei poliambulatori per sostenere una visita finalizzata alla rimozione di alcuni punti di sutura. Dopo qualche minuto la donna perde i sensi a causa di un malore, il personale ospedaliero che si offre per accompagnare l’anziana e la figlia al pronto soccorso sfruttando un percorso interno all’ospedale. Riprende la figlia: «Mamma era diventata bianca, provavo a chiamarla ma era confusa. In pochi istanti siamo arrivati in pronto soccorso dove è stata subito assistita dal personale medico e infermieristico. L’hanno adagiata sopra una barella poi mi hanno detto che dovevano fargli degli esami e che potevo accomodarmi in sala di attesa. Il trasbordo dalla seggiolina alla barella è avvenuto dalla parte opposta rispetto a dove stavo io. Dopo circa un’ora ho potuto rivedere mia madre che si era ripresa ma della carrozzina non c’era traccia».
Solo in tarda serata l’anziana è stata dimessa dal pronto soccorso con l’azienda ospedaliera che ora si dice pronta a chiedere 200 euro per la mancata restituzione della carrozzina: «Mi hanno telefonato dicendomi che il documento verrà trattenuto fino a che non pago il verbale o riporto la carrozzina. La cosa mi sembra assurda per come si è svolta questa vicenda. Una di queste mattine andrò in direzione sanitaria cercando di far valere le mie ragioni con la speranza che dietro quella scrivania ci sia un pizzico di umanità». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico