Ancona, sassi e bottiglie sui treni La baby gang torna a fare paura

I controlli della Polfer
ANCONA - La baby gang torna a fare paura. Sassi contro i treni, bottiglie di vetro lanciate dal cavalcavia, altre posizionate lungo i binari in attesa del passaggio di un...

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ANCONA - La baby gang torna a fare paura. Sassi contro i treni, bottiglie di vetro lanciate dal cavalcavia, altre posizionate lungo i binari in attesa del passaggio di un convoglio, auto danneggiate. E poi sevizie su animali.


Ecco quello che accade nella zona di Palombina, nei pressi del cavalcavia adiacente alla stazione ferroviaria. C’è una banda di ragazzini tra i 15 e i 20 anni residenti nel centro di Ancona, a Torrette, Collemarino e dalle parti di Falconara Marittima. Si diverte a seminare danni e terrore. Una vera e propria baby gang che annovera anche giovanotti di Agugliano e Castelferretti, e alcune ragazze. Un mix di italiani e stranieri, compresi alcuni sudamericani. Si ritrovano sotto il cavalcavia proprio di fronte alla stazione ferroviaria di Palombina. Da queste parti da una un paio di settimane accade praticamente di tutto, in modo particolare dopo una certa ora quando l’oscurità sembra garantire un minimo di copertura a questi scalmanati. 

I treni nel mirino
Tra i divertimenti più gettonati, e quanto mai pericolosi, il posizionamento lungo i binari di sassi, bottiglie di vetro e pezzi di ferro, per vedere quello che accade al passaggio del convoglio. Un gioco quanto mai pericoloso, anche perché questi oggetti una volta finiti sotto le rotaie esplodono in mille pezzi che in alcuni casi sono arrivati a ridosso delle reti che delimitano la zona della ferrovia da quella degli stabilimenti balneari. A denunciare quello che accade alcuni operatori commerciali della zona che per motivi di sicurezza preferiscono rimanere nell’anonimato avendo ricevuto minacce. Scene già viste, che ricordano i gesti intimidatori della baby gang che aveva tenuto in scacco la zona di piazza Pertini, via Oberdan, via San Cataldo e largo Belvedere. Se a Palombina le minacce sono arrivate agli operatori commerciali, in centro a farne le spese erano stati i residenti e tutte quelle persone che avevano tentato di richiamare questi ragazzi all’ordine. «Fatti gli affari tuoi che ti spacchiamo la testa, chiudi la finestra che ti tagliamo la gola, fai attenzione alla macchina potresti rimanere a piedi», sibilavano frasi da brividi mostrando il ghigno ai residenti di via San Cataldo e largo Belvedere a due passi da via Goito dove per mesi hanno imperversato. 
I sopralluoghi della polizia 
Una zona quella di Palombina che nelle ultime settimane è finita nel mirino della Questura che ha effettuato una serie di controlli. La zona è costantemente presidiata dagli agenti della Polfer che nei giorni scorsi a sorprendere due giovani che non avevano trovato di meglio che farsi dei selfie lungo i binari in attesa del passaggio del treno. Quanto accaduto ha richiamato anche l’attenzione dei Carabinieri della Stazione di Collemarino. 
La presenza delle forze dell’ordine è discreta, vengono anche effettuati controlli in borghese. Secondo una prima indiscrezione, parte di questi giovani sarebbero già noti alle forze dell’ordine essendo già stati identificati e schedati in occasione di veririche nel centro di Ancona dove la Questura nella scorsa primavera ha schierato una vera e propria task force per stroncare il fenomeno delle baby gang. Numerosi i controlli a cui sono seguite delle denunce anche da parte del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Municipale. Ma i problemi a Palombina di certo non finiscono qui. 
Le sevizie agli animali

Tra i passatempi preferiti da questi giovani privi di valori le sevizie su animali. I ragazzini hanno infierito in modo particolare su una gatta che ad inizio giugno ha partorito dei piccoli. Un gattino è stato lapidato ad un altro invece hanno tentato di staccare la coda con dei sassi. A mettere fine a questo scempio una signora che è riuscita a recuperare il gatto ferito affidandolo alle cure di un veterinario della zona che non ha potuto fare altro che amputare la coda. Giovani che non esitano a calarsi i pantaloni al passaggio dei treni, lanciando - oltre ai sassi - immagini sconce contro i convogli.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico