Ancona, sala d'attesa out alle 23 «Motivi di sicurezza e decoro»

L'atrio della stazione
ANCONA - Il treno per Milano parte alle ore 2.13, ma la sala d’attesa chiude alle 23 e chi è già dentro deve uscire. Lo segnala un passeggero che abita in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ANCONA - Il treno per Milano parte alle ore 2.13, ma la sala d’attesa chiude alle 23 e chi è già dentro deve uscire. Lo segnala un passeggero che abita in provincia di Milano e che l’altra sera, arrivato ad Ancona tardi per una trasferta di lavoro, pensava di poter aspettare seduto al caldo il primo treno utile per rientrare a casa. «In provincia di Milano le sale d’attesa sono sempre aperte - aggiunge -. Qui invece dopo le 23 chiudono non solo le sale, ma anche i bagni, nonostante siano a pagamento. Dobbiamo ritornare a dire che ci sono due Italie?». Rete ferroviaria italiana risponde alle rimostranze chiarendo anzitutto che la decisione è appunto di Rfi, non di Trenitalia. La scelta di chiuderle alle ore 23 è stata presa per motivi di sicurezza e decoro. «Quando la sala d’attesa veniva lasciata aperta diventava il ricovero di chi va lì certo per prendere un treno e le stesso vale per i servizi igienici», dice un portavoce di Rfi Marche riferendosi alla presenza di sbandati, tossicodipendenti e clochard. «Il problema - continua Rfi - è che se sala d’aspetto e bagni restassero aperti di notte, spesso all’indomani sarebbero inservibili per i passeggeri. E mentre sono pochissimi i viaggiatori che vanno in stazione tre ore prima della partenza notturna, sono tantissimi quelli che la mattina presto prendono i treni. E a loro dobbiamo far trovare ambienti decorosi». 
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico