Ancona, sala d'attesa out alle 23
«Motivi di sicurezza e decoro»

L'atrio della stazione
L'atrio della stazione
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Domenica 25 Novembre 2018, 07:55
ANCONA - Il treno per Milano parte alle ore 2.13, ma la sala d’attesa chiude alle 23 e chi è già dentro deve uscire. Lo segnala un passeggero che abita in provincia di Milano e che l’altra sera, arrivato ad Ancona tardi per una trasferta di lavoro, pensava di poter aspettare seduto al caldo il primo treno utile per rientrare a casa. «In provincia di Milano le sale d’attesa sono sempre aperte - aggiunge -. Qui invece dopo le 23 chiudono non solo le sale, ma anche i bagni, nonostante siano a pagamento. Dobbiamo ritornare a dire che ci sono due Italie?». Rete ferroviaria italiana risponde alle rimostranze chiarendo anzitutto che la decisione è appunto di Rfi, non di Trenitalia. La scelta di chiuderle alle ore 23 è stata presa per motivi di sicurezza e decoro. «Quando la sala d’attesa veniva lasciata aperta diventava il ricovero di chi va lì certo per prendere un treno e le stesso vale per i servizi igienici», dice un portavoce di Rfi Marche riferendosi alla presenza di sbandati, tossicodipendenti e clochard. «Il problema - continua Rfi - è che se sala d’aspetto e bagni restassero aperti di notte, spesso all’indomani sarebbero inservibili per i passeggeri. E mentre sono pochissimi i viaggiatori che vanno in stazione tre ore prima della partenza notturna, sono tantissimi quelli che la mattina presto prendono i treni. E a loro dobbiamo far trovare ambienti decorosi». 
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